Milan-Barcellona, Ibrahimovic: “Futuro? Per adesso sto bene qua. Guardiola? Non so se ci stringeremo la mano”

MILAN BARCELLONA IBRAHIMOVIC / MILANO – Intervenuto in conferenza stampa insieme a Max Allegri, Zlatan Ibrahimovic ha presentato così la super sfida di domani sera tra il suo Milan ed il Barcellona: “Siamo pronti per la prima vittoria contro una grande di Spagna, fino ad adesso abbiamo fatto bene, ci stiamo allenando al top, quando andremo in campo daremo il meglio di noi e speriamo succedano cose positive. Tutta la squadra deve fare una partita perfetta perchè giochiamo contro la squadra più forte del Mondo, ma noi non abbiamo niente da perdere”.

I CONFRONTI – “Io inferiore a Ronaldo e Messi? Questa è una cosa che andrebbe chiesta ad altri, io penso a giocare, qui sto bene e per me l’importante è che vinca il Milan“. Il Barcellona fa paura a tutti: “Se qualcuno avesse scoperto come si ferma l’avrebbe battuto, ma non è successo ancora”.

L’AUSPICIO – “Il Milan è una società abituata a far bene in Champions, competizione che ha vinto molte volte, e noi non vogliamo essere da meno dei nostri predecessori. Speriamo di passare il turno, poi ci sarebbe altra strada da fare, ma con una fiducia rinnovata. Siamo l’unica italiana in Europa e speriamo di restarlo”.

IL FUTURO – “Ho ancora due anni di contratto con i rossoneri. dopo non so se andrò da qualche altra parte, ma per adesso sto bene qua e vedo il mio futuro rossonero. La mentalità italiana è simile alla mia, l’Italia è la mia seconda casa”.

IL PASSATO – “Oltre che il principale spauracchio di Piquè e compagni, Ibra sarà anche il grande ex della partita: “Con Guardiola è tutto passato, non è una cosa importante per me e nemmeno per lui, se mi stringerò la mano con lui? Questo non lo so. La partita sarà molto importante ma la nostra stagione non dipende unicamente dalla qualificazione. Loro sono migliorati rispetto a quando c’ero io. Ho ancora un buon rapporto con molti di loro, Messi? Sta battendo tutti i record, spero che continui perchè è bello vederlo giocare”. Alle domande dei giornalisti spagnoli: “La vita va avanti, non bisogna pensare a ciò che è successo ieri ma a quello che succederà domani. Vincere un trofeo così importante è normale che ti renda un giocatore più importante, ma io conosco quello che è il mio livello e non sono preoccupato”.

IL RIMPIANTO – “Quando passai al Barça per me fu un sogno, come lo è per tutti i giocatori. Dispiace essere rimasto un anno solo ma ho comunque vinto molto. Le parole di Laporta? Ognuno può dire ciò che vuole, ma prima che io andassi da loro non la pensava così. Non ho niente da dimostrare nè a lui nè a nessun altro. Secondo me non ho fatto male, anzi è stato il mio miglior primo anno in una squadra. In genere è il secondo in cui si migliora”. Poi una domanda interessante: “Chi preferisco vinca la Liga? Non mi vergogno di dire che spero nel Barcellona, perchè ci ho giocato e la sento ancora un pò mia”.

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