PALERMO UDINESE GUIDOLIN MILAN PEREYRA ASAMOAH TORJE / PALERMO – Terzo posto riagguantato da parte dell’Udinese, anche se con una partita in più nei confronti della Lazio. Francesco Guidolin guarda il bicchiere mezzo pieno dopo il pareggio in casa del Palermo: “Abbiamo giocato un primo tempo opaco, e se non avessimo cambiato marcia non saremmo mai arrivati al pari. La squadra ha saputo reagire, confezionando situazioni che ci hanno consentito di arrivare ad un pareggio meritato. Il risultato è giusto e lo accettiamo – ha spiegato il tecnico a ‘Sky’ – Sostituzioni azzeccate? Ero convinto di aver schierato un undici titolare vivace ed aggressivo, ma indubbiamente chi è subentrato ha dato brio. Non abbiamo vissuto settimane normali, perché abbiamo giocato domenica e in anticipo serale: recuperare tante forze in un gruppo che ha speso così tanto da luglio ad oggi non è facile, e trovare la condizione non è semplice. Mi auguro che ritroveremo brillantezza di qui alla fine per giocarci un posto in Europa”. Sorpresa nella formazione iniziale, dove non ha trovato spazio Pereyra, dato come titolare alla vigilia: “Pereyra? E’ un ’91 che non parla ancora bene l’italiano, quindi è tutto da costruire, si deve ambientare al meglio nel gruppo e nel territorio. Ha qualità, gamba, spunto, tenuta: siamo convinti che sia un buon affare, e complimenti alla società per aver trovato un ragazzo che ci darà soddisfazioni”. Per il tecnico friulano il campionato dei suoi avrebbe avuto un volto diverso in caso di vittoria nella gara poi persa contro il Milan: “Se avessimo battuto il Milan sarebbe stato un risultato giusto, e avremmo potuto lottare per lo Scudetto. Quella lotta però non ci compete, e il prosieguo del campionato ha detto che ci sono almeno due squadre più brave e forti di noi, ossia Milan e Juventus. L’imprevedibilità è il bello del calcio: puoi vincere una partita che non meriti e viceversa”. Ultimo commento riguardo alle voci di mercato su Asamoah: “Merita gli occhi puntati dei grandi club: è tornato dalla Coppa d’Africa con un problema fisico, e questo per dire quanto c’abbia nuociuto quella competizione in quel periodo della stagione. Torje ha bisogno di tempo per ambientarsi, per usi, costumi, stile di vita”.
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