Mercato Roma, Sabatini su Marquinho, Kjaer e futuro

MERCATO ROMA, PAROLE SABATINI / ROMA – A Milano per ‘sognare’ un terzo posto che non è più un miraggio dopo le due vittorie consecutive contro Palermo e Genoa. Walter Sabatini lancia la sua Roma verso l’impresa nella tana della capolista Milan: “Dobbiamo andare ad imporre il nostro gioco d’attacco a ‘San Siro’, dobbiamo fare la gara secondo quelle che sono le nostre qualità – ha dichiarato il ds giallorosso a ‘Rete Sport’ -. Spero che arriveremo lì con una consapevolezza nuova: questi ragazzi non sanno ancora quanto valgono e quello che possono esprimere in campo”.

MERCATO – Sabatini si concentra anche sul mercato in entrata: “La prossima estate dovremmo integrare l’organico. Abbiamo bisogno di 2-3 calciatori di livello chiaro e accertato, poi ci saranno altri ragazzi sulla scia di quanto fatto quest’anno. Non derogheremo dal percorso intrapreso. Ci saranno quindi gli uni e gli altri. Certo è che non punteremo sulla quantità ma sulla qualità”.
Diversi i nomi dei giocatori accostati alla Roma come Dodò e Jankovic: “Sono giovani interessanti ma non consideriamo questo tipo di acquisti come quelli definiti di grande profilo. Sappiamo che ragazzi di 19-20 anni non possono cambiare il destino della società, sono più un investimento per il futuro. Certo ce ne sono alcuni che riescono a dare delle ‘accelerazioni’ alla squadra e risultano comunque molto importanti. Manca un difensore, ho fatto un grande errore – ha proseguito il dirigente giallorosso -. Grandi centrali però non ce ne sono in giro eccezion fatta per Thiago Silva. Anche la sua storia tuttavia è controversa: si è affermato a 25-26 anni nel Milan, cambiando prima diverse maglie. Nel ruolo sono difficili da trovare elementi di grandissimo livello e chi ce li ha se li tiene stretti. Qualcosa comunque troveremo, siamo molto attivi sul mercato”. Altri nomi che sarebbero nel mirino dei capitolini sarebbero quelli di Palacio e Isla: “Questa è una domanda tendenziosa – ha sottolineato Sabatini -. Palacio lo conosco bene da tempo. Mi è piaciuto contro la Roma ma non avevo bisogno di rivederlo giocare. Si sta affermando compiutamente adesso, anche dal punto di vista realizzativo. Di Isla invece non ho notizie, non so se stia bene. Invece ne ho di Burdisso. Gli auguriamo di tornare. Insieme? Non lo so, penso intanto a Nicolas che sta bruciando le tappe, magari potrebbe giocare l’ultima di campionato. Speriamo di riaverlo al più presto. E’ un augurio che estendo anche ad Isla”.

SITUAZIONI IN BILICO – Rimane incerto il futuro di Kjaer, così come quello di Borriello che si dice non verrà riscattato dalla Juventus: “I bianconeri hanno un’opzione libera. Non hanno obblighi – ha precisato Sabatini -. Le considerazioni di oggi non credo valgano in modo definitivo. Se il ragazzo facesse prestazioni importanti da qui alla fine, la dirigenza bianconera potrebbe decidere di confermarlo. Al momento non credo abbiano deciso qualcosa su Marco che è un calciatore molto forte. Allo stesso modo anche noi non abbiamo deciso se confermeremo Marquinho e Kjaer: siamo tutti in una situazione interlocutoria”.

FUTURO – Il matrimonio tra Sabatini e la Roma non è al momento in discussione, come ammette lo stesso dirigente giallorosso: “Dopo il secondo derby perso ho detto che, anche se il mio contratto è di un anno, resterò lo stesso nella Capitale anche il prossimo anno e l’ho fatto perché in certi momenti bisogna uscire allo scoperto e combattere insieme a tutti gli altri. Io sono il direttore sportivo della Roma fin quando la società lo vorrà”.

CALCIO IDEALE – “Qual è il mio calcio ideale? Domanda complessa, mi trovo bene nel calcio che sto facendo alla Roma. Non è un calcio esclusivo ma normale, fatto di considerazioni diverse. Abbiamo un allenatore che privilegia un progetto di gioco ed allenamento. A distanza di qualche mese ho la certezza che abbiamo scelto bene. Ora vogliamo alzare la soglia del talento della spettacolarità del gioco. La gente deve saper sopportare la sconfitta ma non le brutture del calcio”.

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