MERCATO MILAN CESSIONE PATO/ MILANO – Per molti la mancata cessione nel mercato di gennaio è solo rimandata a giugno. Per altri, il rifiuto di Berlusconi, o dello stesso giocatore, ha voluto segnare un moto di orgoglio nell’ambiente che, col passare degli anni, ha perso diversi dei suoi campioni. Pato è destinato alla partenza? Cosa può fare il Milan per bloccarla? Pensiamoci su.
STAGIONE DOLOROSA – Fino a questo momento, Alexandre Pato è sceso in campo in 17 partite sulle 34 stagionali disputate dai rossoneri (incluse le Coppe), esattamente il 50% dei match. Questo è il bilancio di un giocatore come Pato che, a 22 anni, dovrebbe essere nel fior fiore della carriera e che, invece, si ritrova più presente in infermeria che in campo. Si tratta, per lo più, di problemi muscolari. Si dice che il potenziamento fisico del giocatore sia avvenuto troppo in fretta, fin dal momento del suo approdo in rossonero. Un’ipotesi di gestione, questa, che va ad aggiungersi a quelli che possono essere dei problemi congeniti e che, globalmente, stanno minando la carriera di un calciatore dal grande potenziale.
Le poche presenze in campo nella stagione in corso non sono, comunque, state degne di nota. Escluso l’exploit di Barcellona, in cui il “Papero” gonfiò la rete al cinquantesimo secondo di gioco, il numero 7 rossonero ha raccolto, complessivamente, 4 gol e 4 assist. Troppo poco per un attaccante di razza che, spesso, si è ritrovato fuori dal gioco.
PERSONALITA’ – Il carattere gioca un ruolo importante nella storia di un calciatore. La mancanza di personalità di Alexandre Pato è stata, spesso, oggetto di discussione, amplificata anche dall’approdo di una prima donna assoluta come Ibrahimovic. Il tandem Ibra-Pato non ha, pienamente, convinto checché se ne dica. Nella scorsa stagione, il brasiliano ha espresso il suo gioco migliore quando il numero 11 è stato assente (il Derby ne è l’esempio chiave). Cosa si nasconda effettivamente dietro a questa mancanza di affinità tra i due non è dato sapersi o, per lo meno, si può solo procedere per ipotesi. Certo è che un attaccante, vero e degno di essere chiamato “campione”, non può mancare tanto di personalità quanto di professionalità. In tal senso, Pato è stato molto spesso accusato di vagare per il campo, lontano
dalle trame di gioco impostate dalla squadra. Alcune giocate troppo leziose confezionano un ritratto non esaltante di quel brutto anatroccolo al quale mancherebbe, forse, così poco per diventare un cigno.
MERCATO – Il mancato acquisto di Carlitos Tevez da parte del Milan è nato dal presunto rifiuto di Pato, il quale era pronto a raggiungere Carlo Ancelotti, l’allenatore che ha trovato al suo approdo in Italia, al Paris Saint Germain. Il tira e molla di Galliani con il City non ha avuto il suo epilogo sperato anche perché, secondo i ben informati, Silvio Berlusconi non avrebbe gradito la cessione invernale del brasiliano. Le motivazioni? Troppo basso il prezzo rapportato a età-qualità del giocatore verdeoro e contropartita (Tevez) inutilizzata da mesi, che sarebbe stata acquisita praticamente allo stesso prezzo di vendita dello stesso Pato. La manovra non è piaciuta e, pertanto, è stata bloccata, forse rimandata o, ancora più probabilmente, in attesa di una scintilla che possa scatenare un’asta dalla quale il Milan ne beneficerebbe più di tutti.
IPOTESI ESTIVE – “Cerchiamo un grande attaccante, giovane e di talento”. E’ bastata questa frase di Carlo Ancelotti, pronunciata nella giornata di ieri, per rilanciare l’identikit del centravanti che il Psg vorrebbe aggiungere alla propria rosa nella prossima stagione. Caratteristiche che, a ben vedere, corrispondono a quelle del numero 7 rossonero che, ora come ora, è il più vicino, fra gli attaccanti mondiali, a poter vestire quella casacca che in passato è stata anche sulle spalle di gente come Ronaldinho e Leonardo, grandi amici dello stesso Alexandre. Come detto precedentemente, l’ipotesi di un’asta non è da accantonare. Anche perché il Milan, da questa operazione, non vuole perderci e sa già, in caso di vendita, di rinunciare a un potenziale attaccante del futuro. Più arrivano milioni in cassa e più i rimorsi verranno meno. Real Madrid, Manchester City e Chelsea hanno, da sempre, mantenuto più di un occhio sul giocatore.
I Blancos potrebbero aggiungere un ulteriore tassello all’attacco stellare presente in rosa, complice qualche cessione illustre (vedi Higuain). Lo stesso potrebbero fare le inglesi, in particolare il Chelsea che mira a diminuire l’età media della squadra e, aggiunta alla partenza certa di Drogba e quella probabile di Torres, deve trovare un degno sostituto per il reparto offensivo.
COSA PUO’ TRATTENERE PATO – Il brasiliano sta cercando di recuperare dall’ultimo infortunio alla coscia destra. Il rientro sembrava imminente. Fino alla settimana scorsa si diceva che potesse essere disponibile
contro la Roma ma, ogni giorno di più, arrivano notizie non propriamente incoraggianti da Milanello:
“Per Pato non c’è una data del rientro. Dire quando sarà disponibile è difficile. Sta lavorando, non sarà molto lungo il recupero”. Questo il pensiero di mister Allegri, già rassegnato, a inserire il brasiliano tra gli indisponibili anche nelle gare contro giallorossi e Barcellona. Ora come ora, dunque, la permanenza di Pato in rossonero è assolutamente bassa. La pazienza sembra esser stata compromessa
e, lo stesso Allegri, preferisce avere un giocatore meno talentuoso ma integro piuttosto che un potenziale campione a mezzo servizio.