RadioCalciomercato.it, esclusivo De Paola (TuttoSport) su Fiorentina-Juventus e arbitri

RADIOCALCIOMERCATO.IT ESCLUSIVO DE PAOLA / ROMA – Il sorteggio dei quarti di finale di Champions League; la situazione degli arbitri italiani; il punto sulla Juventus. Questi ed altri gli argomenti toccati da Paolo De Paola, direttore di ‘TuttoSport’, intervistato in esclusiva da RadioCalciomercato.it, la web radio ufficiale di Calciomercato.it.

CALCIO ITALIANO INFERIORE? NO, GRAZIE – L’apertura è dedicata alla ‘Coppa dalle grandi orecchie’: “Il Milan prenderà l’APOEL (ride, ndr). Certo, potrebbe essere un’arma a doppio taglio. Non credo ai numeri nel calcio: credo ai grandissimi numeri, quelli su proiezioni di 10-20-30 anni. Non credo che il nostro calcio sia in crisi e lontanissimo dalle altre nazioni. Abbiamo i migliori allenatori in assoluto, e ci metto Mazzarri, Guidolin, Allegri, Conte. Il nostro atletismo è inferiore a quello delle squadre europee, e su questo si può lavorare: non giochiamo un calcio più lento, ma non corriamo quanto le altre. Il Milan è infarcito di grandi campioni, e al di là dei ‘mostri’ Barcellona e Real Madrid non lo vedo sfigurare in confronto ad altre come organico”.

ARBITRI ITALIANI – Parentesi, quindi, per i fischietti nostrani: “Al di là del fatto che si discute tantissimo dopo le partite, è evidente che c’è imbarazzo nella nostra classe arbitrale. La caccia all’arbitro è uno sport che ho abolito: posso rilevare uno o due errori, ma dire che ci sia un disegno o un retro-pensiero non fa parte di me. I nostri fischietti non so dire se siano scarsi o meno, ma ci sono dei limiti anatomici per cui è difficilissimo vedere differenze di millimetri o centimetri. L’interpretazione è altra cosa: alcuni arbitri nel nostro campionato lasciano correre, altri fischiano qualunque cosa. Ci sono differenze abissali da arbitro ad arbitro in tal senso”.

PADOVA-TORINO – Il Giudice Sportivo ha inflitto lo 0-3 ai biancorossi, restituendo la vetta della classifica ai granata. De Paola analizza così la decisione: “La lentezza della nostra giustizia in alcuni momenti, rispetto alla rapidità in altre fasi, dà idea di una difformità di giudizio spaventosa. E’ assurdo che la decisione su Padova-Torino arrivi con tanto ritardo: essendoci precedenti chiarissimi, questo 0-3 a tavolino poteva essere comminato molto prima. La società biancorossa ha responsabilità oggettiva”.

VIDAL E BONUCCI – Il direttore di ‘TuttoSport’ ha spiegato anche un episodio avvenuto dopo la sfida tra Genoa e Juventus: “Domenica sera parrebbe che ci sia stata una discussione molto accesa tra alcuni commensali al tavolo con Vidal e Bonucci ed altri di un tavolo adiacente. La discussione sarebbe degenerata a tal punto da richiedere l’intervento della sicurezza. Non c’è stata una rissa che ha coinvolto personalmente i giocatori: abbiamo solo doverosamente riportato un episodio di cronaca”.

FIORENTINA-JUVENTUS – La prossima sfida dei bianconeri li metterà di fronte ad un avversario tradizionalmente sentito: “Non c’è stata felicità nella designazione di Bergonzi, protagonista di un arbitraggio molto discusso contro il Napoli qualche anno fa, quando assegnò due rigori inventati agli azzurri. La teatralità nell’espulsione di Conte è stata sconsiderata, visto che l’arbitro dovrebbe essere sopra le parti: c’è modo e modo nella gestualità di cacciare un allenatore. Designarlo per una partita così delicata non mi sembra una scelta felice, quanto provocatoria. La partita è sentita, con punte di fantasia pregevoli, e c’è di mezzo Amauri che ha il dente avvelenato nei confronti dei bianconeri”.

MILAN – Chiara la posizione di De Paola anche in merito alle ultime parole dell’a.d. rossonero: “Mi fa piacere che Galliani parli di sana rivalità, ma doveva avere riscontro quando il Milan non ha trovato di meglio che attaccare la Juventus nella persona del suo presidente in occasione del gol negato a Muntari“.

SECONDO POSTO – Se il finale di stagione dovesse regalare un trofeo ed una seconda piazza ai bianconeri, De Paola ne sarebbe felice: “Vincendo anche la Coppa Italia ci sarebbero motivi per esultare, non solo per festeggiare. La stagione aveva un obiettivo: la qualificazione in Champions League. Dovesse arrivare la decima Coppa Italia, con conseguente prima stella sulla maglia, la Juventus dovrebbe essere molto felice”.

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