RADIOCALCIOMERCATO.IT ESCLUSIVO BELARDI GUIDOLIN / ROMA – L’Udinese si gioca contro l’AZ Alkmaar la qualificazione ai quarti di finale di Europa League, facendo leva su un collettivo e un allenatore compatti e volenterosi di gettare il cuore oltre l’ostacolo. RadioCalciomercato.it, la web radio ufficiale di Calciomercato.it, ha contattato in esclusiva Emanuele Belardi, ex bianconero oggi alla Reggina.
UDINESE-AZ ALKMAAR – Esordio sulla partita: “Lo 0-2 dell’andata rende la qualificazione complicata, ma non vedo la squadra in un momento di difficoltà: è solo incappata in due brutte partite, contro olandesi e Novara. Fino ad ora l’Udinese ha fatto un grandissimo cammino, e con un gol subito riaprirà la qualificazione stasera. Non bisognerà partire all’arrembaggio e scoprirsi troppo, perché prendendo gol sarebbe davvero finita”.
GUIDOLIN – Parole interessanti sull’allenatore bianconero: “L’uomo-partita di stasera? Le individualità importanti sono molte. Isla è un grande giocatore, quindi una grande perdita, ma l’arma in più è Guidolin, un bravissimo allenatore che sa organizzare queste partite e controllare lo spogliatoio. E’ uno psicologo a 360°, uno che sa tenere lo spogliatoio con le antenne alzate, e durante la partita riesce a cambiare la gara con atteggiamenti tattici e sostituzioni. E’ introverso, silenzioso, ma quando dice ‘A’ è ‘A’. Gli danno del prete, ma è il suo atteggiamento: quando lo vedevo da avversario dicevo: ‘Guarda questo…’, invece conoscendolo ho scoperto che è proprio così (ride, ndr). Abbiamo un rapporto sincero, ci scherzavo sempre prima delle partite. Non ha mai avuto opportunità nelle grandi piazze, ma più che un suo limite potrebbe essere un suo pregio: lo stesso Ancelotti è tranquillo e riservato. Prima di giudicare una persona va messa alla prova, e Guidolin ha fatto bene ovunque sia andato. L’anno scorso ha rifiutato una squadra importante, ve lo confido: è una piazza molto vicina a dove state voi (Roma, ndr), ma non sarebbe giusto nei confronti di questa squadra rivelarvene il nome: diciamo che ha i colori scuri ed è nella Capitale…”
UDINESE-NAPOLI – Sulla sfida di domenica: “Sarà una gara dura per entrambe perché anche gli azzurri hanno speso tanto in Europa ieri. Chi rischia di più sulla carta sono gli azzurri, la cui piazza è molto più esigente di quella friulana. Auguro all’Udinese di vincere lo Scudetto, ma anche arrivando quarta centrerebbe un importantissimo obiettivo”.
FUTURO – Belardi ha le idee chiare su cosa farà una volta appesi gli scarpini al chiodo: “Farò un altro anno e smetterò, spostandomi in un altro campo: sogno di affermarmi in un altro campo dopo una discreta carriera, non diventerò allenatore dei portieri”.
HANDANOVIC – “Ho la presunzione di dire di averlo aiutato nella sua crescita: ha sempre avuto grandi valori fisici, mette la faccia laddove altri portieri non mettono neanche i piedi, non ha paura di niente. Udine è una piazza ideale per maturare, ma penso che sia pronto per cambiare”.
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