CAMPIONE AI RAGGI X MAGGIO / NAPOLI – Nel Napoli che domani sera scenderà in campo allo ‘Stamford Bridge’ da favorito per il passaggio del turno dopo il 3-1 dell’andata sul Chelsea sulla fascia destra ci sarà, come sempre, uno dei punti fermi della squadra di Mazzarri: dopo averne testato la velocità e la personalità forse Ashley Cole sarà più attento alle iniziative di Christian Maggio, che a trent’anni appena compiuti si sta imponendo come calciatore italiano più forte e continuo nel suo ruolo. Il modulo e lo stile di gioco di Mazzarri lo stanno esaltando, tanto che oltre a fare bene in Champions con la sua squadra di club l’esterno azzurro punta a imporsi anche con la Nazionale, della quale fa ormai parte in pianta stabile da tempo e con la quale sogna di fare un grande Europeo la prossima estate.
DA VICENZA A FIRENZE – Nato a Montecchio Maggiore l’11 febbraio 1982, Maggio cresce nel vivaio della squadra più importante della sua zona, il Vicenza, con cui debutta giovanissimo in Serie A nella stagione 2000/2001 sotto la guida di Edy Reja. Dopo essersi fatto le ossa nel campionato cadetto per Maggio arriva la chiamata della Fiorentina, che punta anche su di lui per tornare nella massima serie. L’obiettivo viene raggiunto, ma per l’esterno non sono anni facilissimi a causa di un infortunio al ginocchio e della scarsa considerazione di cui gode nell’ambiente viola.
L’ESPLOSIONE – Nel gennaio 2006 decide dunque di trasferirsi in prestito al Treviso, squadra nella quale, nonostante la retrocessione, riesce a farsi notare dagli addetti ai lavori. A proporgli un ingaggio è la Sampdoria all’epoca allenata da Novellino, allenatore che si accorge di lui dopo alcuni mesi: Maggio riesce con il tempo a conquistarsi un posto da titolare, ma per capire in pieno le sue potenzialità bisogna attendere la stagione successiva, quando alla guida dei blucerchiati viene chiamato Walter Mazzarri, personaggio che si rivelerà fondamentale ai fini della sua definitiva esplosione calcistica. Con ben 9 reti in 29 presenze Maggio dimostra i suoi miglioramenti anche in fase offensiva, e nessuno si stupisce quando il Napoli riesce ad ingaggiarlo versando ben 8 milioni di euro nelle casse del club di Garrone.
FRECCIA AZZURRA – All’ombra del Vesuvio Maggio ritrova Reja e viene per la prima volta convocato in Nazionale, ma purtroppo la sua stagione è rovinata da un brutto infortunio al ginocchio. Le cose gli vanno decisamente meglio nel 2009/2010, quando con Mazzarri in panchina ritrova la continuità di rendimento e l’incisività che aveva dimostrato di avere nella sua seconda stagione sampdoriana. Maggio diventa così uno dei punti di forza del fantastico Napoli dell’allenatore toscano, che entra nella ristretta cerchia delle grandi prima in Italia e, quest’anno, in Europa.
ESAME DI MATURITA’ – Dopo l’infausto Mondiale sudafricano Maggio continua a far parte della Nazionale, con Prandelli che punta forte sulle sue accelerazioni per il progetto di gioco con cui spera di imporsi a Euro 2012. Il numero 11 del Napoli è nel pieno della sua maturità calcistica: tra domani sera e la prossima estate si potrà avere un quadro più preciso sul reale valore di un giocatore che negli ultimi anni ha saputo imporsi con rara prepotenza sulla scena nazionale e internazionale.