Napoli-Cagliari, Cellino: “La squadra risente della mia depressione”

NAPOLI CAGLIARI CELLINO IN PREPARTITA / NAPOLI – La sfida di stasera al ‘San Paolo’ tra Napoli e Cagliari verrà assistita anche da Massimo Cellino, presidente dei sardi. Intervistato da ‘Sky Sport’, il numero uno rossoblù ha dichiarato: “Il Napoli è una bella squadra, in salute, mentre noi in questo momento non lo siamo. Cerchiamo di giocare a calcio, cosa che non abbiamo fatto nelle ultime due partite. Sono presidente del Cagliari da vent’anni: onoriamo il campo, ma sicuramente veniamo da un momento negativo, fare i proclami da sbruffoni sarebbe fuori luogo. De Laurentiis è un mio caro amico, non c’è acredine con lui, ma oggi ci presentiamo modestamente. Cossu? E’ importante per noi, ma viene da un mese di piccoli infortuni e non è in forma eccelsa. Cerchiamo di preservarlo da ricadute. Ibarbo? E’ ancora in formazione. Può ricoprire tutti i ruoli offensivi, ma nel calcio italiano un calciatore deve avere un ruolo specifico. E’ più acerbo di quanto non fosse Lavezzi al suo arrivo a Napoli, ma è talentuoso ed importante”.

“Abbiamo un progetto per ristrutturare il Sant’Elia da dieci anni e non ci siamo riusciti. Abbiamo comprato un terreno per costruire il nuovo stadio, spendendo tanti soldi, e in dirittura d’arrivo mi è arrivata una denuncia per tentata estorsione: è un incubo. Sto male nel cuore e nell’anima. Quando uno viene indagato di solito dice che è innocente, io vorrei definirmi colpevole per distinguermi dagli altri. La squadra sta patendo la mia depressione: siamo in sintonia, se picchiano il Cagliari fanno male anche a me, ma vorrei evitare che il club subisca i contraccolpi della mia crisi”.

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