RadioCalciomercato.it, esclusivo Pecci su Milan, Juventus, Bologna, Fiorentina e Napoli

RADIOCALCIOMERCATO.IT ESCLUSIVO PECCI / ROMA – E’ una fase cruciale della stagione per molte squadre. Il Milan vola a Londra per confermare la qualificazione ai quarti di finale; Bologna e Juventus si sfidano nel recupero di Serie A per dare continuità ai risultati positivi; il Napoli sogna il terzo posto e i quarti di finale di Champions League. Per parlare di questi ed altri temi, RadioCalciomercato.it, la web radio ufficiale di Calciomercato.it, ha contattato in esclusiva Eraldo Pecci, centrocampista di Bologna, Torino, Fiorentina, Napoli e Lane Rossi Vicenza negli anni ’70 e ’80.

ARSENAL-MILAN Pecci ha esordito parlando dei campioni d’Italia in carica, che hanno ipotecato la qualificazione in Europa grazie alla vittoria dell’andata: “Credo che in questa stagione di rinnovamento l’Arsenal voglia comunque giocarsi la partita, al di là del 4-0 dell’andata. Per il risultato non vedo problemi, ma per la prestazione può essere una partita interessante. Si parla della rimonta patita col Deportivo La Coruna, ma solo perché risultati del genere non accadono mai”.

BOLOGNA-JUVENTUS – Domani sarà il giorno dei recuperi. La Juventus sfiderà il Bologna al ‘Dall’Ara’ per non perdere d’occhio la vetta: “I bianconeri stanno facendo i miracoli con questa rosa, e questo andrebbe apprezzato. Viste le premesse e la qualità dei giocatori, non si vede in classifica la grande differenza tra Milan e Juventus. Il Bologna vive un gran bel momento, quindi non sarà una partita facile: i felsinei si trovano meglio nelle partite contro le grandi, perché hanno due incontristi a centrocampo quali Mudingayi e Perez, che si trovano a loro agio contro squadre che costruiscono gioco”.

PIOLI – Il buon cammino dei felsinei potrebbe essere merito del cambio d’allenatore? Pecci ci va cauto: “Sono sempre dell’idea che un allenatore è bravo se non fa molti danni, perché il contributo che porta un tecnico a giocatori già affermati è trovare la giusta mentalità e le giuste formazioni: non è merito di Allegri se Ibrahimovic gioca bene o male. Un allenatore conta molto con i bambini, laddove ci sono ampi margini di miglioramento tecnici e caratteriali, ma Pioli ha fatto un buon lavoro e non ha fatto danni. Quando si parla di meriti degli allenatori però io resto prudente”.

RAMIREZ – La ‘stellina’ del Bologna, innegabilmente, è il fantasista uruguaiano: “Ha grandissime qualità, però quando giochi in provincia i risultati sono molto alterni e tutto va bene, ma se giochi in grandi squadre devi vincere sempre, e lì il giocatore deve saper dare continuità alla propria azione: non so se Ramirez ci riuscirà subito, ma potenzialmente è un grande giocatore”.

FIORENTINA – Parentesi viola. Quest’anno la stagione dei toscani ha concesso poche gioie: “L’ho vista poco, ma dopo diversi anni di crescita è tornata a scendere. Trovare giocatori capaci di darti la spinta è difficile, e la Fiorentina non l’ha fatto: una squadra del genere deve inoltre combattere contro le potenze economiche italiane e straniere, perciò non ha fatto il salto di qualità. Darei molte colpe alla dirigenza viola, che quest’anno si è incartata. Anche la piazza si è incartata nell’umore, ma non conosco le potenzialità di questa squadra”.

NAPOLI – Chiosa sugli azzurri, che sono ad un passo dal centrare un traguardo storico: “La scelta di preferire la Champions League al campionato poteva far storcere la bocca a molti, ma oggi sta dando ragione al Napoli. E’ in corsa in tutte le competizioni e potrebbe ancora arrivare terzo in Serie A: eliminerà il Chelsea, anche se non vincerà la Coppa, e quando uscirà dalla competizione tutti si domanderanno se sia stato giusto prediligere la Champions League alla Serie A, ma per me ha fatto bene”.

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