Vetere (RadioMilanInter): Milan superiore, servono le scuse di Conte

VETERE RADIOMILANINTER CONTE MILAN-JUVE / MILANO – Basta cosi. Facciamola finita. Non è possibile immaginare lo sport più bello del mondo ridotto a teatro di insulti, risse, frasi pesanti e scontri fisici manco fosse un incontro di Wrestling. Non è possibile trasformare uno spettacolo visto da migliaia di persone allo stadio e milioni in tv, in un qualcosa di diseducativo e sconcertante come quanto vissuto sabato sera. Il post partita di Milan-Juventus è stato solo il culmine di una situazione divenuta oggettivamente insostenibile nei giorni precedenti, dal momento in cui Conte ha alzato i toni dopo l’1-1 col Parma. Il motivo? La mancata concessione di un paio di rigori, a fronte di un altro non concesso su Giovinco. Apriti cielo.

Da lì in poi si è creato un clima assurdo, teso, che è sfociato nel Bronx di sabato sera. L’errore marchiano dell’assistente di Tagliavento ha portato inevitabilmente al caos più totale. In altre circostanze, con un clima più disteso, tutto questo non sarebbe successo. I ‘gol fantasma’ fanno parte della storia di questo calcio. Ricordate la rete di Lampard alla Germania nel mondiale Sudafricano? Qualcosa va cambiato e in fretta. Platini non è dello stesso avviso perché si tratterebbe soltanto di “episodi rari”. Il numero uno dell’Uefa, è lo stesso personaggio che liquidò l’occhiolino sospetto di Vida a Gomis, senza approfondire l’accaduto. In quella partita, Dinamo Zagabria-Lione, terminata clamorosamente 1-7, venne sancita la clamorosa quanto inaspettata eliminazione dell’Ajax, che nel frattempo si vedeva annullare due gol regolarissimi col Real Madrid. Platini farebbe bene a togliersi il salame dagli occhi, e aprire le porte a una di queste due soluzioni: inserire un sensore nel pallone che indichi il superamento della linea o un arbitro da piazzare dietro la porta. Quest’ultimo è il rimedio più praticabile in tempi brevi, dal momento che già in Champions è adottato e funzionante.

Queste situazioni particolari e ‘rare’ (sempre secondo Platini), si sono verificate sabato sera scatenando, come detto, l’inferno calcistico.

Conte farebbe bene a scusarsi, pubblicamente. Perché se lanci un masso in acqua con due mani, dicendo che “c’e’ qualcosa di strano, si ha paura a fischiare i rigori alla Juve, chiedo equità”, e scateni un’ondata travolgente di polemiche, perlomeno devi porre rimedio ai danni che questo provoca. Adriano Galliani ha atteso nel tunnel il tecnico juventino per dirgli che “la prossima volta farebbe bene a tacere”, Conte avrebbe replicato (non è arrivata la smentita) “da che pulpito, siete la mafia del calcio!”. Altra nota stonata di una serata che sul campo ha suonato una bella sinfonia. Una partita esaltante e avvincente, per come è andata, che non ha frenato le due squadre nello spirito. Il Milan è stato padrone del campo e del gioco per 65 minuti, in cui ha dimostrato che Boateng e Ibrahimovic non sono il respiratore vitale per la squadra. Senza di loro, Robinho ed Emanuelson sono bravi e rapidi nello scambiarsi le posizioni, permettendo gli inserimenti da dietro. La Juve, senza Pepe e l’ispiratissimo Matri lasciati in panchina, soffre e subisce il gioco dei rossoneri. E’ stata una partita che ha dato risposte importanti sul campo: i rossoneri sono stati superiori alla Juve e hanno dimostrato quale delle due squadre sia ancora la più forte in Italia. Andata come è andata, sarà un duello spalla contro spalla fino all’ultimo.

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