ROMA BURDISSO KJAER MEXES / ROMA – E’ un Nicolas Burdisso piuttosto determinato quello intervistato da ‘La Roma’, la rivista ufficiale del club giallorosso, in attesa del ritorno in campo. Il difensore argentino, infatti, ha parlato di questi ultimi mesi trascorsi lontano dal terreno di gioco e dell’attuale andamento della squadra giallorossa. “Sono contento del lavoro di riabilitazione che sto facendo – ha spiegato Burdisso – spero di essere con i miei compagni in ritiro la prossima estate per la preparazione. Ho letto di un altro intervento a cui mi sarei dovuto sottoporre, ma era una notizia sbagliata. Non serve nulla, il recupero procede nel migliore dei modi. Chi mi è stato più vicino in questi mesi? Oltre la mia famiglia, Silvano Cotti, il mio terapista-psicologo, i dipendenti di Trigoria, ma voglio ringraziare anche alcuni allenatori per avermi chiamato nel momento più difficile: Mourinho, Villas Boas, Ranieri, Carlos Bianchi e Antonio Conte della Juventus. La società? L’idea dei dirigenti è forte e seria. I tifosi hanno sposato questo progetto con il giusto spirito. Da anni la gente invocava un cambio e qualcosa di diverso si sta vedendo. Siamo sulla buona strada, ma il prossimo anno dovremo fare qualcosa di più. Il tecnico? Ci ha conquistato col lavoro quotidiano, è impossibile non stargli dietro. Kjaer? Credo in lui, ci scommetterei qualsiasi cosa, è un ragazzo fortissimo. Deve solo emergere. Rispetto a Mexes, che ha avuto un inizio in salita simile a Roma, Simon è più serio. Più metodico nel modo di giocare”.
M.Z.
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