RADIOCALCIOMERCATO.IT, ESCLUSIVA PISTOCCHI SU MILAN-JUVENTUS / ROMA – Non si argina il fuoco delle polemiche dopo il ‘bollente’ match-scudetto di sabato scorso tra Milan e Juventus. Continuano i veleni e i colpi bassi tra le due ‘Grandi’ del calcio italiano, ormai in rottura totale a seguito delle pesanti schermaglie di questa stagione. Per parlare del controverso incrocio di ‘San Siro’, delle polemiche arbitrali e del ‘caso’ Buffon è intervenuto sulle frequenze di Radiocalciomercato.it – la web radio ufficiale di Calciomercato.it – Maurizio Pistocchi, giornalista e moviolista di ‘Mediaset Premium’.
MILAN-JUVENTUS E BOLLENTI SPIRITI – “Non poteva andare diversamente sabato. La sfida è stata troppo caricata da tutti i protagonisti, con dichiarazioni sconveninte da ambo le parti. Il minimo errore è stato ingigantito, ci sono stati dei colpi proibiti, non mi è piaciuto niente. Anche tecnicamente, con il Milan però che ha giocato meglio nel primo tempo complice Conte, che ha sbagliato modulo nel schierare il 3-5-2 che favoriva il gioco del Milan. La Juve, poi, è venuta fuori nella ripresa ed è riuscita a centrare il pareggio. Gol Muntari e Matri? Sono due errori eclatanti, però quello di Muntari è più pesante ed evidente. Era più facile da vedere per la terna rispetto a quello su Matri. Se fosse per me dimenticherei questa sfida, se queste sono le squadre di vertice del calcio italiano siamo messi male. Tra le due società è ormai rottura su tutti i fronti. Non so cosa si possa fare per rimediare a questo tipo di situazione. Però si potevano evitare alcune prese di posizione delle società. Speriamo che il tutto si possa ricomporre presto. Si dovrebbero mettere da parte certe dichiarazioni degli addetti ai lavori nel post-partita”.
MOVIOLA IN CAMPO – Se porterei qualcosa di innovativo metterei subito gli arbitri di porta, come succede per le competizioni europee. È da anni che invoco la moviola in campo: basterebbe mettere davanti al quarto uomo un monitor e segnalare l’eventuale errore all’arbitro. La usano da molto tempo nel football americano ed è stata utilizzata anche nella finale mondiale del 2006 con la testata di Zidane a Matereazzi.
ETICA SPORTIVA: BUFFON E ZEMAN – “Buffon è stato sincero, tutti i calciatori italiani avrebbero fatto lo stesso. Lo richiede il sistema, a tutti i costi bisogna vincere. Gli errori arrivano da tutte le parti, anche dalla stampa e giornali. E poi ci vuole più etica, bisognerebbe radiare chi scommette. Il nostro calcio è gestito da una serie di avventurieri, bisognerebbe cambiare tutto anche con l’aiuto di chi governa questo paese, anche perché il calcio è la terza azienda della nazione. Farina? Poteva essere premiato solo in un sistema poco etico come il calcio. L’unica persona che doveva essere premiata era Zeman, che ha fatto denuncie importanti ed esatte, rischiando anche sulla prorpia pelle. Ma, invece, è stato emarginato dal sistema, ha pagato questo suo comportamento. Anche perché in qualsiasi posto sia andato ha sempre insegnato calcio e trasmesso dei valori importanti”.
CASO PELLEGATTI – “È ovvio che Carlo ha sbagliato, va bene fare il fazioso nelle telecronache da tifoso però in determinati match bisogna stare attenti per non essere strumentalizzati. Si è scusato subito, è un buono, non è un tifoso da bar. Mi dispiace molto, lo conosco bene, è una persona a posto. Ha sbagliato, ma a chi non capita di sbagliare? È successo anche a me l’anno scorso con Krasic, per un gioco di parole sbagliato e che non aveva alcuna malizia. Carlo si è fatto trascinare dall’ambiente che si era creato nelle ultime settimane”.
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