RadioCalciomercato.it, esclusivo Burgnich sulla crisi dell’Inter e Sneijder

RADIOCALCIOMERCATO.IT ESCLUSIVO / ROMA – L’Inter continua a collezionare sconfitte, condite dagli spettri di esoneri e rivoluzioni. RadioCalciomercato.it, la web radio ufficiale di Calciomercato.it, ha contattato in esclusiva Tarcisio Burgnich, storica colonna difensiva nerazzurra, per analizzare il momento del club di Moratti.

INTER SPAVENTATA? – La prima domanda non può che vertere sulle ragioni delle disfatte: “Una squadra con giocatori di valore non può scendere così di livello dal giorno alla notte. Probabilmente i calciatori sono sotto tono, hanno bisogno di qualcosa che gli dia coraggio. Sono tutti validi, e la partita di ieri ha dimostrato che quando subentra la paura diventa difficile esprimersi. Uno corre e gli altri stanno a guardare: sono bloccati dalla tensione, non giocano come tempo fa”.

RANIERI – L’esonero del tecnico, con l’ennesimo avvicendamento in panchina, darebbe la scossa ai giocatori? “Il problema non è l’allenatore – ha replicato Burgnich -, sono i giocatori: loro fanno i risultati, il tecnico conta per il 20%. Ci vorrebbe una vittoria per ridargli fiducia nei propri mezzi, cambiare in questo momento non so se risolverebbe il problema. Anche con Mancini la squadra ha vinto, non c’è stato solo Mourinho. Se Moratti deve intervenire, interverrà. Potrebbe farlo per dare una scossa alla squadra. Dare la conferma a tempo è sbagliato: quando il giocatore sa che l’allenatore è in bilico gioca solo per se stesso, pensando solo ai propri interessi”.

IL MORALE E LA SCINTILLA – Vietato usare anche il mercato come scusante: “Il problema non credo sia neanche il mercato: vincere contro il Milan significa che le capacità ci sono. Probabilmente è il morale… capitò anche a noi tanti anni fa di vincere un campionato con sette punti di svantaggio: dopo una partita persa a Napoli, ma giocata bene, il gruppo si è riunito nonostante alcuni screzi tra due-tre giocatori, e abbiamo vinto lo Scudetto. Serve la scintilla“.

CHAMPIONS LEAGUE – A questo punto, la grande speranza dei tifosi diventa il ritorno europeo contro il Marsiglia: “Ora i giocatori non hanno niente da perdere: quando subentra la paura vanno in difficoltà, ma adesso in Champions League non avranno niente da perdere, quindi credo che si trasformeranno per dare tutto ciò che è nelle loro corde”.

SNEIJDER – Il centrocampista olandese merita la menzione finale. Il suo ritorno doveva cambiare le carte in tavola, finora non ha inciso: “Era la ciliegina sulla torta di una squadra, ma se la squadra non lo aiuta non può far nulla da solo. Io nei paesini sapevo giocare, ma senza qualcuno ad aiutarmi da vicino non combinavo nulla”.

M.T.

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