Nel primo esperimento, gli studiosi hanno chiesto a 24 uomini di annusare due diversi tamponi: il primo, imbevuto di lacrime versate da alcune donne durante la proiezione di un film drammatico e successivamente raccolte; il secondo imbevuto di una soluzione salina. Nel contempo i soggetti interessati, dovevano osservare alcune foto che ritraevano ragazze avvenenti. Gli studiosi hanno così scoperto che i soggetti che ‘annusavano’ le lacrime, reputavano i volti raffigurati nelle immagini meno attraenti rispetto a chi avesse annusato solo la soluzione salina. Stesso risultato nel corso del secondo studio: la misurazione del livello di testosterone di 50 volontari, ha dimostrato che l’ormone di chi aveva odorato le lacrime risultava inferiore.
Ciò è stato comprovato anche dall’attività cerebrale di 16 uomini tramite la risonanza magnetica: gli esperti hanno infatti osservato che l’attivazione delle zone cerebrali implicate nell’eccitazione sessuale – quali l’ipotalamo – risultavano inferiori nei soggetti che annusavano le lacrime femminili anziché la soluzione salina.