Calciomercato Lazio, esclusivo Pulici su dimissioni Reja, Tare e Lotito

Claudio Lotito

CALCIOMERCATO LAZIO REJA LOTITO PULICI ESCLUSIVA / ROMA – Il caos che si è scatenato alla Lazio prima della trasferta di Madrid in Europa League è certamente uno dei temi più caldi in questo momento nel mondo del calcio. Le dimissioni di Reja, la ricerca di un nuovo allenatore, la contestazione dei tifosi verso il presidente Lotito. Per saperne di più Calciomercato.it ha deciso di intervistare Felice Pulici, un pezzo di storia della ultracentenaria società biancoceleste, prima come calciatore e poi come dirigente, amato da tutti i tifosi della Lazio ma estromesso dalla società poco dopo l’arrivo di Lotito. “È una situazione grottesca, davvero inspiegabile. – ha detto Pulici in esclusiva a Calciomercato.it – Reja è un uomo di 67 anni, con una grandissima moralità e dignità, se ha dato le dimissioni da terzo in classifica avrà avuto i suoi motivi. Ed il mercato non c’entra, perché altrimenti lo avrebbe fatto subito dopo la gara pur vinta con il Milan, perché in quei giorni il mercato si chiuse. Se ha aspettato così tanto è perché evidentemente ci sono state dopo delle situazioni che lo hanno portato a questa scelta estrema. Anche lui sarà arrivato ai ferri corti con Lotito”.

Il divorzio dalla Lazio di Pulici è avvenuto per dei forti contrasti con Lotito. “Lui è una persona che pensa di avere sempre ragione, non igli mporta niente di tutto quello che lo circonda. Io sono stato alla Lazio dal 1972 a quando è arrivato lui, ho dato tutto per la Lazio perché ne ero innamorato, ma poi è venuto lui con la sua voglia di moralizzare non si sa che cosa e sono stato costretto ad uscire da una struttura e da un ambiente che amavo. Ora il suo problema più grosso non è quello di trovare un eventuale allenatore o di risolvere una situazione assurda ma di presentare ricorso all’Alta Corte di Giustizia Sportiva perché lui vuole partecipare al Consiglio federale. È assurdo, lui pensa solo ai suoi interessi. I rapporti con Tare? Non conta nulla Tare, fa tutto quello che gli dice Lotito. Alla Lazio non c’è una società ma solo una persona che comanda tutto e che pensa di avere sempre ragione”.

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