Tramacere (RadioMilanInter): Inter, il giocattolo si e’ rotto? Moratti, a te la mossa!

Emanuele Tramacere
EDITORIALE TRAMACERE RADIOMILANINTER MERCATO INTER / MILANO – E siamo a 5! Dopo le 7 vittorie consecutive, culminate con la sofferta gioia maturata contro la Lazio post-derby, poteva questa Inter non regalarci una serie, all’apparenza interminabile di pianti e sofferenze? Ovviamente no, altrimenti perché chiamarla ‘Pazza Inter’?
Tanti dilemmi e tante perplessità hanno affollato la mente dei tifosi nell’immediato dopo gara della sfida contro il Novara (16 punti in campionato di cui 6 conquistati contro i meneghini), dalla scarsa precisione al tiro, alla sfortuna che sembra perseguitare i nerazzurri; dalla scelta di schierare una sola punta contro la difesa più battuta della serie A, al 4-2-4 con Sneijder e Forlan schierati esterni d’attacco; dalle riunioni negli spogliatoi fra Branca, Ausilio, Moratti e Ranieri, alle risate del tecnico romano davanti ai microfoni di radio e televisioni indipendentemente dai risultati.
La realtà, purtroppo, è che il giocattolo costruito e modellato ad immagine e somiglianza di Josè Mourinho si è ormai inceppato. Concedetemi il paragone azzardato, amici interisti, ma questa squadra, oramai, assomiglia sempre più ad una vecchia scopa usurata. Una scopa, nella sua semplicità, è composta da 3 singole parti: il manico (la dirigenza, l’allenatore e il duo Cambiasso-Zanetti) le setole (i giocatori della rosa) e il busto (l’Inter ed i suoi tifosi), che è la sede in cui incastrare il manico e le setole.
Se il manico è spaccato, si piega, o traballa, la scopa diventa ingovernabile. Dal 22 Maggio 2010 in avanti Branca e Ausilio, coadiuvati dai 4 allenatori susseguitesi sulla panchina nerazzurra, e affiancati dal duo Cambiasso–Zanetti, senatori/leader insostituibili all’interno dello spogliatoio, non sono stati capaci di compattarsi ed elaborare un progetto valido per il futuro della squadra.
Se le setole sono usurate, allo stesso tempo, lo sporco non viene raccolto. Nella sfida contro il Novara ben 8 giocatori su 11 erano sopra i 30 anni di età. Il calcio moderno, lo dimostra il Barcellona, il Manchester United o, per rimanere nel nostro orticello la Juventus, è fatto di corsa, intensità e ritmi elevati. Come è possibile ottenere questo genere di gioco con giocatori logori e in la con l’età senza un adeguato ricambio generazionale? La rosa dell’Inter è composta per oltre il 50% (14 su 27) da giocatori over 30.
Ma quali sono, quindi, i problemi di questa Inter? Così come non si può continuare a porre chilometri di scotch attorno ad un manico sempre più incrinato, allo stesso modo non si possono sostituire setole logore con setole di seconda scelta. Le possibilità, quindi, sembrano essere soltanto due: sostituire le singole parti, investendo in pezzi di qualità sia a livello di organico, sia a livello dirigenziale (Pantaleo Corvino, ad esempio, si libera a fine stagione da Firenze); oppure cambiare completamente, rivoluzionando l’intero ambiente e ricostruendo il ‘giocattolo’ da capo a coda.
In tutte e due le occasioni, proprio come nella metafora della scopa in fondo, chi ci rimette è il tifoso, preso in mezzo dall’amore per la squadra ed i giocatori che l’hanno resa grande e la necessità di cambiare per ricominciare a vincere e gioire. Ma chi è il primo ed il più grande fra i tifosi nerazzurri? Ovviamente Massimo Moratti, l’unico che può scegliere cosa fare di questa logora e maledetta scopa. A te la mossa presidente!

Gestione cookie