CALCIO SERIE A SIENA-ROMA LUIS ENRIQUE CONFERENZA STAMPA / ROMA- Come da copione il tecnico spagnolo della Roma Luis Enrique si è presentato ai microfoni della sala stampa diTrigoria per presentare la gara di domani contro il Siena. Il tecnico asturiano ha dichiarato: “La partita sara senz’altro difficile. Il grado di difficoltà è quello abituale: loro fecero un gran match nel girone di andata ma anche adesso stanno bene quindi la partita sarà senza dubbio complicata anche perchè ogni avversario ha le sue qualità. E’ strano non sapere ancora a che ora giocheremo (per via dei disagi dovuti alla neve, ndr) la prima cosa a cui dobbiamo pensare è la salute dei giocatori e solo dopo viene lo spettacolo. Noi comunque andremo a Siena con la nosta mentalità per fare la partita”. L’ex allenatore del Barcellona B risponde poi ad una domanda tecnica riguardante la posizione di Pjanic, che contro il Catania ha giocato accompagnato da due interni più bassi. Luis Enrique ha risposto così: “Ogni modello di gioco cambia a seconda dei giocatori che ho a disposizione. Ad esempio una punta può avere più qualità sulla fascia come un interno può avere più inserimenti nella metà campo avversaria. Io posso dire che la mia squadra giocherà sempre all’attacco, per me la cosa più importante è la proposta di gioco”. Successivamente il tecnico spagnolo parla degli infortunati: “Vivianiieri ha fatto tutto l’allenamento e questa è una grande notizia.Gago ancora non sappiamo, dipende se avrà assorbito o meno la botta ricevuta. Per quanto riguarda Osvaldo, ma il discorso non vale solo per lui, c’è sempre un rischio dovuto al lungo periodo di inattività. I dottori ed i fisioterapisti devono darmi il loro parere e poi io devo vedere come il giocatore si allena. Osvaldo non è al 100% ma è normale, viene da un lungo stop e non si allena in gruppo da un bel po’”. Dopodichè Luis Enrique parla del collettivo: “Voi ora dite che Borini è dio e Lamela un diavolo. Ma il mio calcio è di Lamela, di Borini, di Viviani, di Bojan, di Piscitella, di Totti. Quando c’è una stagione così lunga è normale che esistano alti e bassi. I pericoli del Siena? Giocatori come Calaiò, Destro, D’Agostino e Brienza ti possono mettere in difficoltà in qualsiasi momento. Penso che il Siena sia una squadra in cui si veda il lavoro dell’allenatore: è una squadra che fa un’ottima fase difensiva”. Poi l’allenatore di Gijon parla del’utilizzo dei giovani in Italia: “Fortunatamente la Roma ha un vivaio incredibile. Ho sempre detto che mi piace contare sui giovani quando hanno qualità e qui in giallorosso da tempo si lavora bene dagli Allievi alla Primavera e quando io penso che sarà il momento giusto potrò contare su di loro”. La chiusura è inedita dedicata al Rugby: “Sono stato all’ ‘Olimpico‘ ieri a vedere la partita del Sei Nazioni. Era la prima volta che vedevo un match di questo storico torneo ma devo essere sincero: preferisco il calcio. La passione, i cori della Curva Sud. Comunque è un bello sport ed in Spagna anche se non abbiamo una grande squadra stiamo crescendo. Ieri ho tifato Italia: mi sto italianizzando ed è giusto così”.