CAMPIONE AI RAGGI X SERGIO RAMOS / ROMA – Minuto diciotto di Getafe-Real Madrid: Sergio Ramos svetta sopra tutti e realizza di testa la rete del definitivo 0-1, che permette alla truppa di Mourinho di rimanere a più sette sui rivali del Barcellona. Impresa ardua di questi tempi, vista la straordinaria superiorità tecnico-tattica a livello mondiale della squadra di Guardiola. Di gol, in carriera, Sergio Ramos ne ha segnati tanti (trentasette), rendendolo un ‘galacticos’ alla pari dei suoi compagni di squadra più blasonati: Zidane e Beckham prima, Cristiano Ronaldo e Higuain dopo.
QUALITA’ TECNICHE – Schierato spesso come terzino destro, è capace di giocare su tutto il fronte difensivo. Gode di un’elevata rapidità e tempestività negli interventi oltre, cosa rara per i difensori, ad un buon fiuto del gol che hanno fatto di lui uno dei difensori più prolifici di sempre. Una vita (o quasi) con la casacca dei ‘blancos’, dall’anonimato alle grandi platee il salto per Sergio Ramos è stato breve.
IN PROVINCIA – Nato in Andalusia, Camas, il 30 Marzo 1986, comincia a tirare calci a pallone proprio nella sua terra, entrando a dieci anni a far parte delle giovanili del Siviglia. Dopo la trafila nella cantera debutta in Liga all’età di diciassette anni. In tutto sono due le stagioni passate nella prima squadra del Siviglia, dove accumula prestazioni di alto livello tanto da farlo eleggere come miglior giovane della Liga da parte dell’ Uefa. Arriva il momento di cambiare aria per il difensore, visto il vivo interesse di Real Madrid e Barcellona, i due club più blasonati di Spagna e non solo. Nell’estate del 2005 su di lui si scatena una vera e propria asta da parte dei due club, ma alla fine è Florentino Perez a formulare l’offerta più interessante al club andaluso, portando cosi a Madrid Sergio Ramos per una cifra intorno ai 25 milioni di euro.
IL TRASFERIMENTO E LA CONSACRAZIONE A MADRID – Nella capitale spagnola il promettente Ramos fu portato per fare il difensore centrale. Sotto la guida di Luxemburgo però, riesce a farsi largo nella difesa madrilena prima del previsto, trovando spazio sulla fascia destra, accanto a mostri sacri quali Helguera, Roberto Carlos e Salgado. Chiude la prima stagione con le ‘merengues’ con quattro reti all’attivo da titolare fisso. Dalla seconda stagione cominciano ad arrivare anche i trofei: vince la Liga sotto la guida di Capello prima e Schuster (con il quale vince anche la Supercoppa di Spagna) dopo, segnando in entrambre le stagioni cinque reti. Poi arriva il periodo di magra in casa madrilena, in concomitanza dell’ascesa di Messi e del Barcellona. Le prestazioni di Sergio Ramos rimangono lo stesso da top player, e il vizio del gol continua ad essere una delle caratteristiche del difensore della nazionale spagnola. Il digiuno di vittorie viene interrotto con l’arrivo a Madrid di Josè Mourinho e la successiva vittoria della Coppa del Re, coppa attesa da diciotto anni da società e tifosi, la quale viene mandata in frantumi dal giocatore stesso che la fa cadere durante i festeggiamenti sotto le ruote dell’autobus che trasportava la squadra. A soli ventisei anni Sergio Ramos è considerato insieme a Maicon il terzino destro più forte al mondo: nella sua bacheca vanta tutti i tipi di trofei possibili, tranne la Champions League, che negli ultimi anni è diventata una sorta di maledizione per il giocatore e la società stessa.
NAZIONALE – Dopo essere entrato nell’under 17 spagnola nel 2002, fa tutta la trafila fino ad arrivare al debutto con la nazionale maggiore nel 2005 in un’ amichevole contro la Cina. Dopo la sfortunata spedizione ai Mondiali di Germania 2006, nella quale la Spagna fu eliminata agli ottavi dalla Francia, ottiene la consacrazione a livello prima europeo, con la vittoria di Euro 2008, e poi a livello mondiale grazie alla trionfale spedizione della ‘Roja’ di Sud Africa 2010.
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