MERCATO MILAN, RIVOLUZIONE ATTACCO / MILANO – In casa Milan è già tutto pronto per la rivoluzione. Galliani stavolta fa sul serio e se in estate avrà il via libera di Berlusconi le carte in tavola per i rossoneri si rimescoleranno clamorosamente. Come riporta il ‘Corriere dello Sport’ infatti tutto ruota alla cessione di Pato al Psg, bloccata qualche settimana fa proprio dal numero uno rossonero. A giugno Ancelotti si rifarà vivo, magari alzando l’offerta di 27 milioni più bonus e allora dire di no diventerà davvero difficile. I soldi della cessione del ‘Papero’ però saranno subito investiti per dare nuova linfa all’attacco. Tevez è la pratica da chiudere una volta per tutte e quella sarebbe l’unica certezza. Poi c’è il sogno Balotelli: con qualche sforzo economico e con la decisiva mediazione del procuratore Raiola ‘SuperMario’ potrebbe finalmente tornare a Milano, sponda rossonera. Il suo approdo a Milanello ormai sembra scritto nel suo destino e Allegri potrebbe trovarsi per le mani un attacco atomico. E poi c’è Kaka’, per i nostalgici e non solo. Il brasiliano, nonostante i migliorameti col Real Madrid, torenrebbe di corsa ma resta da convincere Mourinho. Berlusconi farebbe pazzie per riportarlo a casa, visto che un fantasista, tra le altre cose, serve eccome.
E IBRA? – In tutto questo valzer di punte non va dimenticato Ibrahimovic, perchè nel bene o nel male, lo svedese è sempre coinvolto. Ed ecco che iniziano a suonare i primi campanelli d’allarme. Febbraio è il mese in cui fatica di più a segnare e questo lo turba. Adesso ci sarà la Champions, l’occasione giusta per il riscatto e per mettere finalmente a tacere tutti quelli che lo criticano nelle notti europee. Se dovesse fallire l’appuntamento però la situazione potrebbe farsi difficile. Il suo agente Mino Raiola, che ha parlato in esclusiva qualche giorno a Radiocalciomercato, lo coccola e come in ogni occasione in cui ad Ibra era venuto il ‘mal di pancia’ ha sempre cercato di accontentarlo. Lo svedese ha detto più volte che rispetterà il contratto, spingendo per restare in rossonero prima di chiudere la carriera magari in patria. Anche la moglie si trova benissimo a Milano e pericoli di trasferimenti o strane idee per la testa non ci sono, almeno per il momento.