Sedotti e abbandonati: da Cisse’ a Silva tutti i “bidoni” della Serie A

Cisse' (Getty Images)

BIDONE D’ORO 2012 / ROMA – “Siamo di fronte ad un giocatore con grandi numeri. Bisogna dargli tempo per ambientarsi. Come è successo a Platini e Maradona. Uno straniero in Italia all’inizio puo’ soffrire…”: è il 1997 e queste parole sono di Zdenek Zeman, che a differenza di quanto si possa pensare non sta parlando di un giocatore che ha lasciato traccia nel calcio italiano negli anni successivi, bensì della meteora Rogerio Vagner, centrocampista brasiliano che a Roma ricordano per i panini con le banane e non certo per le prestazioni su rettangolo di gioco. Se a prendere un abbaglio del genere è arrivato anche un grande allenatore come il boemo, non possiamo non scagionare, almeno in parte, alcuni dei club della massima serie italiana, che anche quest’anno hanno acquistato tra squilli di tromba presunti fenomeni dei quali hanno deciso di liberarsi già nella finestra di mercato conclusasi ieri.

SANTANA – A Napoli doveva rappresentare una valida alternativa al trio delle meraviglie Hamsik-Lavezzi-Cavani, ma i dubbi sul suo acquisto sono iniziati nel momento in cui i partenopei hanno ingaggiato Pandev, che come previsto gli ha tolto molto spazio. L’arrivo di Vargas ne ha poi segnato definitivamente il destino. La sua forse non è una bocciatura definitiva, è stato girato in prestito al Cesena nella speranza di un rilancio.

TAIWO – Da tutti considerato un gran colpo del Milan, soprattutto perché a costo zero, il nigeriano non ha confermato le aspettative, e ha fatto vedere ben poco. Il bel giocatore di Marsiglia non si è mai visto a San Siro, tanto che il Milan ha deciso di girarlo in prestito al QPR.

CISSE’ – Nella sua nuova squadra londinese Taiwo troverà il giocatore che forse rappresenta la maggiore delusione della prima parte della stagione. Arrivato a Roma per far fare alla Lazio il salto di qualità, DijbrilCissé è partito alla grande, con un bel gol al Milan festeggiato con una spettacolare capriola. Poi più nulla, se non alcune incredibili polemiche con i tifosi biancocelesti su twitter. Il gol in coppa Italia ancora contro il Milan non gli è servito per ottenere fiducia. L’unica consolazione per la Lazio è di aver incassato dalla cessione quasi tutti i soldi spesi per strapparlo al Panathinaikos.

EL TANQUE- Arrivato accompagnato da un nomignolo di cui in Argentina sembrano abusare un po’ (anche l’atalantino Denis è stato ribattezzato così), Santiago Silva non ha dimostrato di essere all’altezza del campionato italiano. Un solo gol, su rigore alla Roma, tante prestazioni negative. Al Boca Juniorssicuramente si troverà meglio.

L’AIRONE – Dopo l’ultimo buon campionato con la maglia del Brescia, Andrea Caracciolo sperava di trovare con il Genoa la definitiva consacrazione. Le cose non sono andate come sperava, e già da alcune settimane è stato spedito a Novara. Il suo compagno di reparto Ze Eduardo, altro grande punto interrogativo del mercato estivo del club di Preziosi, è invece rimasto in rossoblu, dopo che la trattativa per girarlo al West Ham è sfumata in extremis.

PAZIENZA – Arrivato dal Napoli a parametro zero il centrocampista nella Juventus non è riuscito ad imporsi, chiuso dai vari Pirlo e Marchisio. Nel suo caso però non si può parlare di vero e proprio bidone, ma di un passaggio a vuoto in una grande squadra. Nell’Udinese troverà più spazio e considerazione.

JONATHAN – Chiudiamo con il brasiliano, che all’Inter doveva rappresentare una valida alternativa a Maicon. Dopo aver fatto ben sperare all’inizio, con il passare dei mesi è scomparso. Al Parma, dove è stato girato in prestito, ha una prova d’appello importante. La corsa al “Bidone d’oro” 2012 (il campione in carica è nientemeno che Diego Milito) è partita: anche quest’anno c’è l’imbarazzo della scelta.

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