Calciomercato, esclusivo Sugoni a RadioCalciomercato

RADIOCALCIOMERCATO ESCLUSIVO SUGONI / ROMA – Il calciomercato non finisce mai. Intervistato in esclusiva da RadioCalciomercato, il giornalista di ‘Sky Sport’ ed editorialista di Calciomercato.it, Alessandro Sugoni, ha fatto il punto su tutte le trattative più calde delle ultime ore. A cominciare da una disamina ‘economica’: “E’ stato un calciomercato che ha regalato anche colpi importanti, da Gilardino a Vargas, ma è stato soprattutto il calciomercato dei prestiti: 44, a fronte di 21 acquisti a titolo definitivo. In Inghilterra invece il rapporto è 44:40. I numeri attestano come in Italia in particolare la situazione sia complicata. Sono comunque arrivati nomi importanti”.

SULLA JUVENTUS – “E’ stato il mercato di Conte. Ha chiesto un attaccante e ha avuto Borriello, ha chiesto un centrocampista e ne ha avuti due, Bouy e Padoin, anche se la prima scelta rispetto a quest’ultimo sarebbe stata Nainggolan. Da non sottovalutare le cessioni: non era facile sfoltire a gennaio. Sono andati via gli elementi a margine del progetto di Conte, tranne Grosso, che è rimasto probabilmente perché in scadenza, anche se potrebbe andare in MLS”.

SULL’INTER – “Ha cominciato l’operazione di rinnovamento, soprattutto a centrocampo. Sono arrivati molti giocatori giovani quest’anno, tranne Palombo, che è però di sicura affidabilità. Bisognerà capire come quest’ultimo riuscirà a sostituire Thiago Motta in Champions League. E’ stato un mercato chiuso con l’impennata, dato che fino alle ultime ore sembrava abbastanza calmo. L’Inter non si è fatta trovare impreparata, accettando la cessione dell’italo-brasiliano e incassando Guarin e l’ex Sampdoria“.

SULLA LAZIO – “Ho passato nel box del Cesena le ultime tre sessioni di calciomercato: ha sempre regalato emozioni all’ultimo minuto. L’affare Candreva-Del Nero è stato depositato a quindici secondi dalla fine. Certo è che dopo aver ceduto Cisse e perso la possibilità di ingaggiare Honda e Nilmar, Reja si trova con la coperta corta. Il destino ci si mette: stasera manca anche Klose, Kozak e Alfaro sono infortunati, quindi resta solo Rocchi in avanti. Almeno la classifica può consolare i tifosi, ma per Honda credo in un nuovo tentativo a giugno”.

SUL MILAN
– “Tevez è solo rimandato, salvo gli assalti di Anzhi e Corinthians. Maxi Lopez ci ha regalato una settimana appassionante a livello umano, alla fine è stato premiato. A centrocampo è tornato Merkel, anche se è stato sfortunato: per questo è stato anticipato Muntari, previsto per giugno. L’operazione Mesbah può sembrare di secondo piano, ma a sinistra può dare un bel riferimento ai rossoneri. Montolivo? La Fiorentina non ha voluto sentire ragioni, quindi il Milan non ci ha neanche trovato. Per giugno però resta in ottica trasferimento in via Turati”.

SCELTE DI CUORE: BOJINOV
– “Bojinov ha fatto la scelta più bella del calciomercato: ha avuto problemi col tecnico dello Sporting Lisbona, avendo calciato male un rigore all’ultimo minuto che non avrebbe neanche dovuto tirare. Lo volevano Dinamo Kiev e Olympiacos, e invece si è ridotto l’ingaggio e ha insistito per tornare al Lecce. Se tornerà quello che conoscevamo sarà decisivo, ma il suo bel gesto resterà a prescindere”.

SU IAQUINTA E INZAGHI – “Due scelte opposte le loro: Iaquinta è un ’79, Inzaghi un ’73. L’ex juventino ha sei mesi per riconquistarsi il campo, e va detto che non viene da stagioni esaltanti, soprattutto per via degli infortuni. Vorrebbe ripetere quanto fatto da Amauri a Parma l’anno scorso. Inzaghi ha scelto di legarsi a vita al Milan, non se l’è sentita di andare a sgomitare per la salvezza al Siena. Vuole continuare una storia in cui ha dato e ricevuto tanto”.

SU DE ROSSI E KRASIC
– “Credo che arriverà il rinnovo di De Rossi. Bisogna capire l’entità della clausola rescissoria: all’inizio sembrava dover essere di 25 milioni, ora si parla di 10 milioni all’incirca. Krasic? C’è lo Zenit. La Juventus potrebbe cederlo anche in prestito, ma al momento l’impressione è che resterà in bianconero. Certo, i russi sono importanti, disputano la Champions League, e Krasic nel campionato russo ha fatto meglio che altrove”.

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