STELLE MERCATO RAGGI X MERKEL / MILANO – Forse sarebbe successo a giugno: i tanti infortuni dei centrocampisti a disposizione di Massimiliano Allegri, invece, hanno anticipato il suo ritorno alla casa madre già a gennaio. Strano il destino di Alexander Merkel, giovane centrocampista del Milan, passato la scorsa estate in comproprietà al Genoa, dopo l’operazione che ha portato a Milano il talento italo-egiziano Stephan El Shaarawy.
LA TRATTATIVA – All’indomani del derby perso dal Milan contro l’Inter, al termine del quale mister Allegri ha visto aggiungere alla lunga lista dei centrocampisti infortunati anche i nomi di Boateng e Seedorf, la società rossonera ha deciso di tornare immediatamente sul mercato per rimpinguare un reparto quanto mai falcidiato dagli infortuni. Tesserare un nuovo giocatore, però, sarebbe stato eccessivo per una rosa comunque già abbastanza folta. E così, per evitare questo, Galliani e lo stesso Allegri hanno pensato a lui, Alexander Merkel, giocatore in comproprietà con il Genoa e autore fino a quel momento di una stagione più che positiva. La formula: quella più semplice, il prestito secco, modalità questa possibile grazie al “fedelissimo” presidente dei grifoni Preziosi. Detto fatto. Nel giro di 24 ore Merkel varca nuovamente i cancelli di Milanello e si mette subito a disposizione di mister Allegri.
LA CARRIERA – Alexander Merkel nasce il 22 febbraio del 1992 a Pervomayskiy, in Kazakistan. All’età di sei anni si trasferisce nella terra dei suoi genitori, in Germania, ed è lì che scopre tutta la sua passione per il calcio. Dopo i primi calci con gli amatori del JSG Westerwald, Merkel viene ingaggiato a circa 11 anni dallo Stoccarda, società dalla grande tradizione calcistica. Il suo lento ma necessario processo di crescita gli permette di raggiungere nel 2007 la prima convocazione nella Nazionale Under 15 tedesca. In quella stessa occasione, infatti, il “ragazzo dalla chioma bionda” viene visionato dalla società più titolata del mondo, il Milan, che, colpita dalle sue qualità, decide di ingaggiarlo a partire dalla stagione successiva. L’estate del 2008 diventa così l’anno del suo approdo in Italia: un trasferimento per nulla semplice vista la sua giovane età e il problema della lingua. La dirigenza rossonera decide allora saggiamente di farlo maturare nella Primavera, squadra con la quale nel 2009 conquista anche la Coppa Italia. Merkel comincia così pian piano a guadagnarsi i primi apprezzamenti dell’ambiente rossonero, tanto che l’anno seguente ottiene la chiamata in prima squadra per la preparazione estiva. Un’altra opportunità da non farsi sfuggire, che lo ‘Zarino’ sfrutta a pieno, convincendo il neo tecnico Massimiliano Allegri a tenerlo insieme a campioni del calibro di Ibrahimovic, Ronaldinho, Robinho e Seedorf. Le prime apparizioni sul prato verde di San Siro diventano così una logica conseguenza. E’ l’8 dicembre del 2010 quando Merkel, al minuto 77 del match di Champions League contro l’Ajax, fa il suo ingresso in campo ufficiale nella scala del calcio. Poco dopo arriva anche la prima presenza in Serie A e quella in Coppa Italia, nella gara degli ottavi di finale contro il Bari, che il centrocampista tedesco celebra siglando il suo primo gol in maglia rossonera. Appena qualche mese più tardi, poi, la festa per Merkel, è ancora più grande: il 7 maggio del 2011, infatti, si laurea campione d’Italia con la maglia del Milan.
QUALITA’ TECNICHE – Alexander Merkel è un centrocampista molto duttile, molto bravo sia nella fase passiva e tecnicamente valido nella fase di impostazione. Sa abbinare ad un’ottima corsa, una buona visione di gioco, tanto che spesso, anche nella sua breve esperienza al Genoa, è stato utilizzato nel ruolo di trequartista per la sua abilità negli inserimenti da lontano.
FUTURO – Nel futuro di Alexander Merkel c’è quindi soltanto la maglia rossonera, nonostante la metà del suo cartellino appartenga al Genoa. La sua speranza è che presto l’orizzonte possa tingersi anche di giallo, un colore questo che insieme al rosso e al nero rappresenta la bandiera della sua Nazione, la Germania. Il ct tedesco Loew ha più volte dimostrato che la giovane età non è un deterrente, piuttosto una caratteristica sulla quale puntare: quando nel 1998 sbarcò in Germania, Merkel sognava di emulare campioni come Klose o Ballack. Chissà se presto, magari grazie anche al Milan, questo sogno possa diventare realtà.