Stelle di mercato ai Raggi X – Maxi Lopez: il promesso di via Turati

STELLE DI MERCATO AI RAGGI X MAXI LOPEZ / CATANIA. Vittima (o protagonista?) della telenovela Milan-Tevez. Maxi Lopez è da alcuni giorni a Milano e si sta allenando nella palestra di un hotel vicino Via Turati (quartier generale del Milan) in attesa di sapere se il suo (probabile) passaggio in rossonero avrà lieto fine. Il suo agente, Andrea D’Amico, sostiene che la fumata bianca potrebbe arrivare entro domani sera, fatto sta che il buon esito della trattativa dipende molto dall’asse Milano-Manchester, che nel frattempo sta decidendo il destino di Tevez. Le opzioni per Maxi Lopez sono tre: essere acquistato dai rossoneri in questa sessione di mercato con o senza Tevez, oppure approdare definitivamente a Milano dal prossimo giugno.

Maximiliano Gaston Lopez è nato a Buenos Aires il 3 Aprile 1984. Soprannominato la ‘Gallina d’oro’ per la sua capigliatura, è dotato di un gran fiuto del gol. Predilige la posizione da prima punta ma puo’ fare all’occorrenza anche la seconda.
Comincia la sua carriera a 17 anni, nel River Plate, con la quale giocherà per tre stagioni e mezzo: 16 reti in 68 presenze e tre campionati di clausura vinti valgono l’interesse del Barcellona (in cerca del sostituto dell’infortunato Larsson) che lo acquista nel gennaio del 2005 per una cifra pari a 6,5 milioni di euro. Segna solo in Champions League, prima di infortunarsi al quinto metatarso del piede destro sul finire di stagione che si conclude con la vittoria della Liga da parte dei catalani. L’infortunio è più grave del previsto e Lopez rientra in campo solo a marzo del 2006, rimanendo ai margini della squadra che nel frattempo porta a casa Champions League, Liga e Supercoppa di Spagna.
Decide di accettare il prestito al Maiorca la stagione successiva ma delude le aspettative con solo 3 gol in 29 partite. Rientrato dal prestito e ormai fuori dai piani della dirigenza catalana, viene ceduto nell’estate del 2007 all’ Fk Mosca per 2 milioni di euro. In Russia segna 9 reti in 22 partite, ma i dirigenti del club a fine stagione decidono di non puntare più su di lui.
Cambia ancora aria e anche continente nel febbraio del 2009 accettando il prestito al Gremio, con il quale torna ad essere incisivo in zona rete: segna al debutto contro il Santa Cruz e non si ferma più; in tutto saranno 17 le reti messe tra campionato e Coppa Libertadores con la maglia del club brasiliano.
E’ il presidente del Catania, Antonino Pulvirenti, a puntare sulla vena realizzativa del giocatore, acquistandolo nel gennaio del 2010 per 2 milioni di euro con l’obiettivo di centrare la salvezza: gli etnei a fine stagione strappano il biglietto che vale la permanenza nella massima serie soprattutto grazie alle 11 reti del bomber argentino, diventato idolo della tifoseria rosso-azzurra dopo la doppietta messa a segno nel derby contro il Palermo. La salvezza del Catania passa dai piedi e dalla testa della ‘Gallina d’oro’ anche nella scorsa stagione, dove l’argentino ha realizzato 8 reti pesanti per la salvezza dei siciliani. Sembra un matrimonio destinato a durare nel tempo quello tra Maxi Lopez e la città di Catania, ma le cose cambiano con la stagione in corso: sulla panchina del Catania arriva Montella che lo relega giornata dopo giornata ai margini della squadra, anche a causa delle voci di mercato che vogliono sempre più lontano dalla Sicilia il bomber argentino; dopo essere stato accostato a Milan e Fiorentina (per sostituire il partente Gilardino), nelle ultime settimane aveva preso sempre più consistenza la pista della Premier League grazie all’interessamento del Fulham, ipotesi scartata dal giocatore stesso che ha rifiutato tutte le sue pretendenti per pronunciare il fatidico ‘si’ con il Milan.

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