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Stelle di mercato ai raggi X: Alessio Cerci

STELLE DI MERCATO RAGGI X CERCI / ROMA – Potrebbe essere ormai ai titoli di coda l’esperienza a Firenze di Alessio Cerci. Il talento di Valmontone è diventato ormai un giocatore scomodo: per il tecnico Delio Rossi, per la società e per i tifosi della Fiorentina, stanchi delle sue prestazioni a corrente alternata, arrabbiati per la sue intemperanze fuori dal campo. A far infervorare la piazza viola nei suoi confronti ci ha pensato, nelle ultime settimane, anche la sua fidanzata, che dalla pagina Facebook si è lasciata andare ad attacchi alquanto fuori luogo. Sfottò e battute che non hanno lasciato indifferente l’ambiente gigliato, in primis mister Rossi, sempre pronto a rispondere a tono alle insinuazioni della giovane ragazza.

LA STAGIONE DELLA CONSACRAZIONE? – E dire che questa doveva essere la stagione della consacrazione per Alessio Cerci. Il ds Corvino era riuscito in estate a respingere il lungo corteggiamento del Manchester City di Roberto Mancini, squadra attualmente capolista in Premier League e allestita per diventare a breve una delle potenze del calcio internazionale. Gli otto milioni offerti dai ‘Citizens’ sono stati infatti rifiutati dalla Fiorentina, forse anche su richiesta dell’allora tecnico Mihajlovic, deciso più che mai a puntare su di lui dopo le ottime prestazioni fornite nel finale della stagione precedente. In assenza dell’infortunato Jovetic, nelle prime uscite ufficiali dei viola Cerci diventa così uno dei punti fermi dello scacchiere tattico dell’allenatore serbo: tre gol nelle prime cinque partite di campionato lasciano infatti ben sperare Sinisa, che però di lì a poco è costretto a ricredersi, sia per un calo di rendimento sia per le troppe notti brave in discoteca del giocatore. Persa la fiducia di Mihajlovic, l’arrivo di Delio Rossi rappresentava così per il fantasista romano quasi una seconda chance da non fallire, considerando la capacità del tecnico romagnolo di saper gestire anche i giocatori caratterialmente più difficili (un caso su tutti: quello di Mauro Zarate nella Lazio). E invece, il cambio di modulo e i suoi comportamenti poco professionali lontano dal rettangolo di gioco hanno spinto Rossi ad escluderlo dall’undici titolare.

CARRIERA – Nato a Velletri il 23 luglio del 1987, Alessio Cerci è un prodotto del ricco vivaio della Roma. Scoperto dal responsabile del settore giovanile giallorosso Bruno Conti, esordisce in prima squadra il 16 maggio 2004 all’età di 16 anni e mezzo. La società capitolina crede nel valore del giocatore, e così, dopo averlo blindato con un contratto triennale, gli permette di maturare in prestito in qualche squadra di categoria inferiore: prima nel Brescia, nella stagione 2006-2007, poi la stagione successiva nel Pisa. E’ qui che, grazie a mister Giampiero Ventura, Alessio Cerci mette in mostra tutte le sue qualità, guadagnandosi anche la chiamata dell’Under 21. Le 10 reti siglate in 26 partite disputate però non consentono a Cerci di guadagnarsi la permanenza nella Capitale, e così l’anno seguente viene ingaggiato, sempre con la formula del prestito, dall’Atalanta: un’esperienza, questa, che si rivela sfortunatissima, per colpa dei tanti infortuni. La stagione 2009-10 sancisce così il suo ritorno alla Roma, un ritorno che durerà appena nove mesi, perchè sia sotto la guida tecnica di Spalletti che di Ranieri, Cerci riesce a racimolare soltanto nove presenze in campionato, diciannove in totale comprese le Coppe, condite da appena tre gol. La Roma decide di non rinnovargli il contratto, e così, svincolato, nell’estate del 2010 sposa con gran entusiasmo il progetto Fiorentina.

CARATTERISTICHE TECNICHE – Alessio Cerci è il classico tornante rapido che con le sue accelerazioni può mettere in apprensione da solo un’intera difesa avversaria. Non particolarmente dotato fisicamente, può vantare una discreta tecnica grazie soprattutto al suo mancino, con cui riesce a fornire assist invitanti per i suoi compagni di squadra. Nonostante il fiuto del gol non sia il meglio del suo repertorio, Cerci in passato è stato spesso paragonato in modo benevole ad un certo Thierry Henry: paragone troppo impegnativo, ma che dimostra come le sue progressioni, specie in contropiede, possano a volte risultare devastanti.

FUTURO – A meno di clamorosi colpi di scena, l’immediato futuro di Alessio Cerci non sarà certamente a Firenze. Dopo i fischi che gli sono piovuti addosso in occasione della sconfitta contro il Lecce, le chance di vederlo ancora con la maglia viola si sono quasi azzerate. Sulle sue tracce ci sono l’Espanyol, ma soprattutto il Palermo e il Genoa. Il presidente dei ‘Grifoni’, Preziosi, recentemente ha ammesso pubblicamente di non escludere un suo eventuale arrivo, nonostante l’ingaggio di Sculli; il direttore sportivo Capozucca, invece, si è mostrato decisamente più cauto, dichiarando già terminato il mercato invernale rossoblù. Cerci per il momento resta alla finestra, consapevole che un suo trasferimento già a gennaio, forse, potrebbe essere la soluzione migliore per tutti.

Redazione

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