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Genoa-Inter, Nagatomo su Scudetto e rapporto con Zanetti

Yuto Nagatomo

GENOA INTER NAGATOMO ZANETTI RANIERI / MILANO – In poche settimane Yuto Nagatomo è diventato il trascinatore dell’Inter. Nel momento di massima difficoltà della squadra nerazzurra il terzino giapponese ha segnato due gol contro Fiorentina e Genoa, regalando sei punti fondamentali alla squadra di Ranieri. “Presto per dire se la nostra stagione ha svoltato, ma di sicuro siamo in crescita e nello spogliatoio l’atmosfera è cambiata. I risultati sono una medicina incredibile”, ha confidato l’ex cesenate a ‘La Gazzetta dello Sport’. Adesso tornare a parlare di Scudetto per l’Inter non è poi così assurdo. “Io per natura non mi arrendo mai e anche i miei compagni ci credono. In fondo, l’anno scorso stavamo completando una rimonta anche più difficile. Tutto continua a dipendere da noi. e stanno per tornare anche Forlan e Sneijder. L’Inter non può fermarsi ora e neanche io. All’inizio ho sofferto per il brutto infortunio alla spalla destra di fine luglio. Anche se non mi sono dovuto operare, stare fuori un mese e mezzo è dura. Poi c’erano i problemi tattici legati alle nuove idee di Gasperini e il momentaccio che ha colpito tutta la squadra. E quando le cose stavano migliorando, mi sono infortunato al polpaccio”.

Per tornare davvero competitivi bisogna vincere però anche gli scontri diretti. “Ci manca ancora il Milan, che aspetto il 15 gennaio. Delle altre attenzione alla Juventus, una squadra molto solida, con il vantaggio di non fare le Coppe. Contro il Napoli il 4 in pagella che mi ha dato la Gazzetta quella sera ha creato un casino pazzesco in Giappone!”. Dopo ogni gol, compreso l’ultimo al Genoa, arriva l’inchino a Zanetti. “Il capitano è un grande. Quello che in Giappone chiamiamo “senpai”, cioè una guida, un maestro. Inchinarmi davanti a lui dopo un gol è l’omaggio minimo. Siamo anche compagni di stanza nei ritiri e ci salutiamo in quel modo pure lì. Quando sono arrivato all’Inter il mio punto di riferimento, anche per il ruolo in campo, era Maicon. Senza nulla togliere a Maic, ora guardo a Zanetti e sogno di diventare un atleta serio e professionale come lui”.

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