JUVENTUS SCUDETTO LIPPI MARCHISIO PIRLO / MILANO – Questa Juventus fa davvero paura. Tecnico e giocatori continuano a nascondersi ma in questo momento la formazione bianconera è la vera favorita allo Scudetto. Anche Marcello Lippi, uno che di Juventus e Scudetto se ne intende, è convinto che stia per rinascere un nuovo ciclo vincente: l’ex ct si è confidato sulle colonne de ‘La Gazzetta dello Sport’. “La partita del San Paolo ha fatto capire che il Napoli non è tagliato fuori dalla lotta Scudetto: nel primo tempo ha giocato momenti di calcio scintillante. Nel secondo invece la Juve ha capito di avere tante frecce nel suo arco, ha approfittato del calo fisico del Napoli dopo la partita di Champions e con grande grinta ha riequilibrato la partita: è la garanzia che la Juventus arriverà di sicuro fino in fondo. – le parole di Lippi – Conte è intelligente, bravo e competente, del resto era un trascinatore già ai miei tempi. I giocatori mi dicono che trasmette loro una carica incredibile, la voglia di vincere e di allenarsi. Perché si vince in settimana, non la domenica, e lui lo sa. E poi è intelligente quando rifiuta i paragoni con me, con Capello, Mourinho e Ancelotti: prima vuole vincere qualcosa anche lui”.
Nell’esplosione di questa Juventus un ruolo fondamentale è stato però svolto dalla campagna acquisti. “Pirlo è stato un acquisto eccezionale. Sento i ragazzi e i difensori mi raccontano che rispetto agli ultimi anni dà loro grande tranquillità avere un punto di riferimento in mezzo al campo a cui affidare il pallone con la certezza di metterlo in cassaforte anche se ha addosso tre avversari. Vidal è una sorpresa: è molto forte, corre tantissimo e fa girare tutta la macchina. Con lui è un centrocampo ben equilibrato. Poi Buffon.è tornato lui. Il mio più grande rammarico in quella maledetta partita contro la Slovacchia, al Mondiale, è di non aver avuto in campo Gigi e Pirlo a pieno regime. Marchisio? È diventato un fuoriclasse, sul livello dei grandi centrocampisti europei”
Domani c’è il sorteggio degli Europei: l’Italia punta ad arrivare fino in fondo. “Spagna, Olanda e Germania in questo momento sono obiettivamente davanti. Ma subito dopo ci siamo noi e l’Inghilterra. Il calcio è sempre lo specchio di un Paese, e il nostro Paese adesso è in crisi. Ma conserviamo tante eccellenze in tanti settori, e il calcio è uno di questi. Datemi retta: quella di Prandelli è una bella Italia”.
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