MERCATO SPECIALE TALENTI ARGENTINI/ BUENOS AIRES (Argentina) – A poche giornate dal termine del campionato, il Boca Juniors primeggia in vetta a suon di vittorie. Dietro, la prima inseguitrice è la mina vagante Tigre, e poi ancora la solita bagarre, come nella migliore tradizione calcistica argentina, con Racing Avellaneda, Velez Sarsfield, Colon e la sorprendente Union di Santa Fè che intrecciano le spade per ottenere la qualificazione alla prossima Coppa Libertadores. Gli ‘Xeneizes’ sono vicinissimi al trentesimo titolo nazionale della propria storia. Ma andando oltre quelli che sono i risultati del campo, qual è l’attuale situazione del calcio argentino?
CRISI – Nel 2001 la crisi economica e finanziaria devastò il Paese portandolo al collasso. Il calcio, in quanto elemento centrale del sistema, ne risentì non poco. Il 2009 fu l’annus horribilis: il braccio di ferro tra Julio Grondona e i club, i bilanci in rosso, gli scioperi dei calciatori e le gestioni societarie a dir poco folli che vennero a galla. L’intervento del Governo guidato da Cristina Kirchner, con il pagamento di una cifra pari a 150 milioni di euro per l’acquisizione dei diritti tv del campionato di certo non bastò. Ancora oggi la situazione rimane grave, figlia di dirigenti poco trasparenti, di buchi finanziari, di forti interessi personali e schiava del solito ma sempre più scarso ‘Dio Denaro’. Il caso del River Plate, retrocesso per la prima volta nella serie cadetta e travolto da una crisi tecnica e soprattutto finanziaria senza precedenti, è l’emblema più chiaro dell’attuale condizione del futbol, fotografia di un campionato in crisi. Nonostante ciò la spettacolare giostra calcistica argentina non si arresta e, salutati negli anni i vari Pastore, Formica, James Rodriguez, Maxi Moralez ed Erik Lamela, solo per citarne alcuni, Apertura e Clausura continuano a sfornare giovani, giovanissimi talenti.
GIOVANI – Nicolas Blandi, classe 1990, a suon di gol sta cercando di non far rimpiangere il mito Martin Palermo. Attaccante centrale, uomo d’area di rigore, fa della forza fisica la sua principale caratteristica. Nonostante un esordio un po’ casuale, ‘El Tiburon’ (Lo Squalo) è entrato ben presto nel cuore dei tifosi Xeneizes e nel taccuino degli osservatori dei grandi club europei. Altro talento boquense è Sergio Ezequiel Araujo (1992). Prodotto del vivaio gialloblù, ha esordito in Primera già nel dicembre 2009. Fin da subito ha mostrato grande personalità e tecnica. Longilineo, agile e scattante, è una seconda punta che ama svariare su tutto il fronte d’attacco e partecipare alla manovra della propria squadra. Giovanissimo è Lucas Ocampos in poco tempo entrato nel mirino di Real Madrid, Bayern Monaco, Chelsea e tanti altri club del Vecchio Continente. Nato nel 1994, nazionale Under 15 ed Under 17 è da quest’anno al River Plate. I Millionarios, nonostante l’età, puntano molto su questo centrocampista, a volte adattato nelle giovanili come punta centrale, dal fisico imponente: 1.87 per 80 kg. Un prospetto di sicuro valore. Facundo Ferreyra (1991) è un attaccante del Banfield e della selezione argentina Under 20. È un tipo di giocatore che si mette a disposizione della squadra, difendendo palla e giocando spesso di sponda per gli inserimenti dei centrocampisti. È molto agile, rapido e sgusciante ed è stato paragonato dai giornalisti sudamericani al bomber cileno che incantò la Lazio Marcelo Salas. Centrocampista sulle luci della ribalta è Praticio Julian Rodriguez, anch’egli classe 1990. Giocatore dalla forte propensione offensiva, alto 1.70, dotato di un piede destro a dir poco efficace, fantasioso, scattante e dal dribbling secco. L’Independiente per ora se lo tiene stretto. Tra tutti, però, c’è chi indica nel vero nuovo talento argentino il ‘piccolino’ attaccante dell’Instituto di Cordoba, Paulo Dybala (1993). Sta incantando la platea della Primera B Nacional con i suoi 170 centimetri scarsi. Possiede una velocità fuori dal comune. Una punta atipica per la statura ma che vede la rete come i migliori goleador e compensa con una concretezza paurosa sottoporta. Per questi ed altri motivi il valore di mercato sembra già proibitivo. Infine, non possiamo non citare i due talenti del Lanus Silvio Romero (1988) e Guido Pizarro (1990), il difensore dell’Independiente Julian Velazquez (1990), Hector ‘Tito’ Canteros (1989) del Velez Sarsfield e Lisandro Ezequiel Lopez (1989) giovane in forza all’Arsenal de Sarandì. Queste le nuove speranze del futbol argentino, che incantano in patria ma sognano di spiccare il volo verso l’Europa. Non c’è crisi o problemi che tengano di fronte ad una qualità del genere. Gli addetti ai lavori sono avvertiti.
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