JUEVNTUS E ATALANTA, RIVINCITA PEPE E DENIS / ROMA – German Denis e Simone Pepe, due nomi una rivincita. In molti ad inizio stagione non avrebbero scommesso un euro sulle prestazioni di questi due calciatori troppo poco decisivi nelle loro realtà. Il primo scaricato dall’Udinese e mai, si diceva, adattatosi al nostro calcio. L’altro, con tutti i nuovi acquisti di Conte, si pensava non avrebbe trovato mai uno spazio neanche in panchina e il prato dello ‘Juventus Stadium’ l’avrebbe visto solo dalla tribuna. La storia però è ben diversa e dopo dodici giornate di campionato Denis e Pepe sono tra i calciatori con il rendimento più alto di tutta la Serie A. Ma scopriamo insieme il segreto delle loro personali rivincite:
QUESTO SI CHE E’ UN ‘TANQUE’ – Era arrivato in Italia nel 2008, al Napoli, con l’etichetta del grande bomber, di quelli che sfondano le difese con la propria forza fisica. Lui però un titolarissimo non è mai stato anche se qualche rete importante l’aveva messa a segno. Che le qualità ci fossero non era mai stato messo in discussione ma quello che gli ci voleva era la continuità. Guidolin in lui ci crede e nel 2010 lo porta a Udine nonostante l’infortunio al piede che lo costringe a saltare l’inizio di stagione. Quì però le sue prestazioni sono altalenanti, mai supportate da una forma straripante, quella che sta avendo finalmente con la maglia nerazzurra sulle spalle per intenderci. In Friuli la vita è difficle perchè davanti a sé ha un mostruoso Di Natale e un fenomeno chiamato Sanchez, che poco dopo passerà al Barcellona. Spesso gli viene preferito addirittura Corradi e così chiuderà così la stagione con 4 reti. Pierpaolo Marino però in lui ci credeva davvero e dopo averlo scoperto nel Napoli se lo porta a Bergamo, destinazione Atalanta, fiducioso che possa davvero sfondare. Quì trova la stima di tutti e diventa già dalle prime giornate il faro dell’attacco atalantino. Moralez è la sua spalla ideale e lui iniza a segnare a raffica. Con la doppietta di oggi al Siena passa il testa alla classifica marcatori con nove reti. E lui neanche lo senti perchè è fatto così; un grande uomo, di quelli che rispondono solo sul campo. E Adesso rimproverategli qualcosa.
TANTO PEPE PER CONTE – Anche il più fedele dei tifosi juventini probabilemnte lo aveva rimosso dalla mente. Pepe era sicuramente uno di quei calciatori che dopo l’arrivo di tanti, forse troppi nomi affascinanti nel mercato estivo, veniva riposto nel cassetto in attesa di chissà quale partita per mettersi in luce. Lui, Simone Pepe, aveva pagato anche un Mondiale sudafricano deludente e per convincere tutti ci volevano adesso grandi cose. Forse però quel 4-2-4 di Conte lo ha davvero favorito. L’ex Udinese sembra l’unico interprete ideale per ricoprire quella fascia. Corsa, cross e inserimenti: quello che vuole il mister bianconero. Ogni domenica cresce d’intensità e togliergli il posto sta diventando ormai un’impresa impossibile. La tifoseria è tornata di nuovo dalla sua parte e Prandelli lo sta premiando con una maglia azzurra. La strada però è ancora molto lunga e anche lui lo sa perchè passare da eroe a pivello nel calcio ci si mette un attimo. La Juventus però si sta rendendo conto soltanto adesso che l’acquisto migliore ce l’aveva già in casa e a portata di mano.
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