MERCATO NAPOLI ROMA DS SAMPDORIA SU GASTALDELLO E PALOMBO/ GENOVA – “In questo momento abbiamo altri pensieri e tra questi non c’è certo il mercato”. Parole e musica di Pasquale Sensibile, direttore sportivo della Sampdoria, intervistato in esclusiva da Calciomercato.it per commentare le voci sull’interessamento per Gastaldello della Roma, alle prese con il grave infortunio di Burdisso, e del Napoli per Palombo. “Con Walter Sabatini ho un ottimo rapporto e ci siamo sentiti anche ieri. Era molto dispiaciuto perché Burdisso è un giocatore fondamentale per la Roma, ma era anche molto provato dal punto di vista umano per il ragazzo. Non mi ha fatto alcun accenno a Gastaldello e, mai come in questo caso, credo che se ci fosse un interesse il tutto avverrebbe in maniera diretta e trasparente visti i nostri rapporti. Conoscendo il direttore, credo che non esca mai allo scoperto un mese e mezzo prima della riapertura del mercato. Si prenderà questo tempo per fare tutte le valutazioni del caso”. E se la Roma dovesse chiedere Gastaldello? “Faccio una considerazione di carattere generale: nel calcio moderno nessun giocatore è incedibile, semmai il segreto è saper trovare delle alternative. Detto ciò, Gastaldello non è sul mercato, lungi da me dire che Daniele lo sia. Lo stesso discorso vale per Angelo (Palombo, accostato a Fiorentina e Napoli, ndr). Nessuno dei nostri giocatori è stato richiesto, nessuno ci ha avvicinato per chiederceli. Tutte queste voci ci inorgogliscono, perché dimostrano che abbiamo un organico competitivo. Ora il cambio dell’allenatore ci consente di ripartire da zero e il mercato è l’ultimo dei nostri pensieri”.
La grinta di Iachini potrebbe essere l’ingrediente giusto per riavvicinarsi alla vetta della classifica. “Grinta, professionalità e anche due precedenti importanti. Iachini conosce molto bene la Serie B, ha vinto due campionati: uno con il Chievo, con una squadra che l’anno precedente aveva fatto i preliminari di Champions, l’altro con il Brescia subentrando in corsa. Qui alla Samp ripercorre tutte e due le esperienze: siamo retrocessi dopo aver disputato il preliminare di Champions e lui è subentrato in corsa. Il mister mi ricordava che quando prese il Brescia era ottobre e chiuse il girone di andata al decimo posto. Noi siamo settimi e non vedo perché non possiamo risalire anche noi. Una cosa è certa, noi non ci spostiamo di un millimetro dal nosto obiettivo iniziale”.