Lecce, Di Francesco torna a Roma nel segno di Zeman

Eusebio Di Francesco

ROMA LECCE TOTTI DI FRANCESCO OLIMPICO ZEMAN / ROMA – Per la prima volta nella sua carriera Eusebio Di Francesco torna all’Olimpico da allenatore avversario. Emozioni particolari per lui, che da romanista ha vissuto le pagine più importanti della sua carriera da tecnico. Con il suo Lecce non vuole però fare da comparsa. “Ci siamo, dopo la vittoria col Cesena stiamo pensando a Roma. É importantissima. – ha detto il tecnico al ‘Corriere dello Sport’ – Il Lecce metterà maggiore cattiveria di quella che ha messo all’inizio della stagione. C’è stato l’approccio di alcuni giovani non facile, far capire a dieci giocatori in prestito l’importanza che può avere questo campionato per il loro futuro non è facile. Il Lecce all’Olimpico evoca cattivi ricordi per i tifosi giallorossi (Roma-Lecce 2-3 del 1986, ndr). Comunque, scherzi a parte, non verremo a fare la vittima sacrificale. Luis Enrique? Viene da un Paese diverso, credo che la differenza venga dalle giovanili, dal lavoro che si fa con i ragazzi. Il calcio può migliorare dalle basi, lo devono capire i giornalisti, i genitori, il fatto che le nostre nazionali giovanili non vincano da diverso tempo vuol dire che qualcosa alla base non va bene”.

Domenica sera tornerà Totti. “Lasciamo che recuperi con calma e giochi la prossima partita, con la Juve… A 35 anni Totti è ancora importante, ha quattro occhi dico sempre ai miei ragazzi: per me è un grande giocatore”. Impossibile non fare un riferimento a Zeman, che ora allena il Pescara e che è stato tra i grandi estimatori di Di Francesco. “Zeman è inimitabile. Mi ha lasciato tantissimo ma non voglio assolutamente imitarlo. Prima abbiamo parlato di equilibrio… ecco, Zeman predilige la fase offensiva pensando di fare un gol più dell’altro, ma quello che più mi è piaciuto sono i valori sportivi che ha trasmesso. Ho detto a Zeman che col Milan neanche lui avrebbe perso da 3-0. Mi ha risposto: non siamo uguali, allora…”.

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