Juventus, Agnelli vuole un tavolo politico

JUVENTUS CONFERENZA STAMPA DIRETTA AGNELLI / TORINO – E’ arrivata l’attesa conferenza stampa di Andrea Agnelli, che ha replicato al duro sfogo di Gianni Petrucci. Il presidente del Coni ha fatto riferimento ad un doping legale che pretende di scavalcare la giustizia sportiva. E il numero uno bianconero ha dato fuoco alle polveri.

“OGNUNO FACCIA IL SUO MESTIERE” – “Ho ascoltato le parole del presidente Petrucci – ha esordito Agnelli -. A mio parere, quando ha parlato di doping legale si riferiva implicitamente alla Juventus. Il Paese è in una fase delicata, e colgo l’occasione per fare i migliori auguri al professor Mario Monti, e che ognuno faccia il proprio mestiere: io faccio il presidente della Juventus con grandissimo orgoglio, e in quanto tale devo tutelare i suoi interessi. La Juventus ha sempre rispettato tutte le regole e ha intenzione di continuare a farlo. Il maxi-processo del 2006 durò 4 mesi, per avere una risposta oggi dobbiamo attenderne 14″.

LA LEGGE E’ UGUALE PER TUTTI – Ancora Agnelli: “La vicenda non può che diventare politica, tant’è che il Consiglio federale si è espresso (sui temi di Calciopoli, ndr). Quando il Consiglio decide di non decidere, noi dobbiamo valutare il miglior modo per tutelare gli interessi della Juventus. Il Consiglio ha tutti i poteri per rivedere le proprie decisioni, ma è solo quando si dichiara incompetente che decidiamo di usare tutti gli strumenti legali a nostra disposizione in ogni sede. L’ordinamento giuridico sportivo si rifà all’ordinamento giuridico italiano, per giunta. Il rispetto delle regole deve valere sempre e per tutti”.

“UN PASSO AVANTI, TUTTI INSIEME” – “Il clima si è surriscaldato dal punto di vista legale, è vero. Noi abbiamo deciso di intraprendere una serie di passi alla luce delle risposte dell’ordinamento sportivo, però. Giustamente il presidente Petrucci ha fatto un appello oggi, chiedendoci un passo indietro. Io invece chiedo a lui e al nuovo ministro dello sport di fare un passo avanti tutti assieme. Con la volontà politica da parte di tutti si può tornare all’armonia e serenità che deve esistere nel mondo sportivo. Ad alto livello il calcio è un business da centinaia di milioni di euro, e ha bisogno di leggi che lo regolino”.

UN “TAVOLO POLITICO”… – “Il tavolo che chiediamo deve essere il capo dello sport italiano a convocarlo. Per rasserenare gli animi, dobbiamo portare tutti gli elementi emersi dal 2006 ad oggi, ma anche concentrare tutti i nostri sforzi per sviluppare lo sport. Moggi? E’ giusto attendere il terzo grado di giudizio, quello definitivo. Finché la giustizia non compie il suo termine è difficile valutare alcuni elementi. Discorso diverso con la Federazione: avendo esaurito la giustizia sportiva, procediamo alla richiesta danni”.

…IN QUALUNQUE MOMENTO – “Molta acredine è stata creata dagli eventi del passato, ma questo tavolo sarebbe una buona soluzione per riportare la serenità. Della Valle chiese un tavolo generico, oggi invece il presidente dello sport italiano ha fatto un appello che io condivido. Visto che il presidente Petrucci era in parte riferito a noi, da parte mia c’è massima disponibilità a portare avanti questo discorso. Sono disponibile a salire su un aereo questa sera stessa se convocasse questo tavolo”.

SCUDETTO 2006 – “La Juventus si è giustamente rimessa alle decisioni della giustizia sportiva. L’anno in cui siamo stati penalizzati, 2005/06, non c’è stata neanche una telefonata, ma siamo stati mandati in Serie B. L’abbiamo accettato e siamo ripartiti serenamente. Tornare a vincere sul campo sarebbe la chiusura reale del cerchio. Se vogliamo ancora lo Scudetto? Sarà Petrucci a dettare l’agenda del confronto politico. Chiediamo la convocazione del tavolo, ma sarà lui a decidere l’agenda di questo tavolo”.

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