Coni, Petrucci: “Calcio malato, non ne posso più”

CONI PETRUCCI CALCIOPOLI DOPING LEGALE / ROMA – Continua a far discutere l’assegnazione dello scudetto 2006 in seguito ai noti fatti di Calciopoli. Il presidente del Coni, Gianni Petrucci, è tornato a parlare della questione dopo la sentenza del Tnas lanciando anche un messagio a tutti i massimi dirigenti del calcio italiano: “Il calcio è malato di doping legale. Se va avanti così sarà commissariato dall’opinione pubblica – le sue parole in conferenza stampa -. Non ne posso più, basta. Ogni regola viene aggirata dai furbi, lo sport è etica e occorre più rispetto. Cari presidenti, i soldi sono vostri ma regole le fanno il Coni e la Federcalcio e vanno rispettate. Lancio un messaggio d’affetto: diamoci tutti una calmata, Coni in testa”. E’ un fiume in piena Petrucci: “Dopo la sentenza del Tnas perché proseguire? A chi porta vantaggio? Chi ha più intelligenza la metta al servizio degli altri – le parole riportate da ‘Tuttosport’ -. Gli appelli non servono più ma io continuerò a farli finché avrò voce. Abbiamo affidato a un gruppo di saggi l’incarico di mettere a punto norme contro l’arroganza di una parte del calcio”. Parole che faranno, certamente, discutere.

Alessio Lento

Petrucci (Getty Images)

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