Milan, Allegri esalta Ibrahimovic e non rimpiange Pirlo

Massimiliano Allegri

MILAN CHAMPIONS LEAGUE BARCELLONA SCUDETTO ALLEGRI / MILANO – Lo scorso anno ha riportato lo Scudetto in via Turati, interrompendo la lunga striscia dell’Inter ed un digiuno che in casa Milan durava dalla stagione 2003/04. Quest’anno per Allegri l’obiettivo è duplice: ripetersi in campionato, dove i rossoneri sono ancora i favoriti d’obbligo, e fare strada in quella Champions League che la passata stagione finì agli ottavi di finale contro il non irresistibile Tottenham. Per questo vincere il girone è prioritario ma per farlo servirà battere il Barcellona: impresa non da ridere, ma Massimiliano Allegri non si pone limiti. “La partita con il Bate ci è servita. Abbiamo commesso un errore, ma lo sbaglio peggiore è stato disunirsi dopo. Una squadra come il Milan deve avere le giuste reazioni emotive. – ha detto l’allenatore del Milan a ‘La Gazzetta dello Sport’ – Di certo andando in campo con l’atteggiamento sbagliato non avremmo chance contro il Barça. Al di là della forza e della classe, loro adesso hanno quest’arma in più: la sudditanza psicologica degli avversari. Invece noi dobbiamo andare in campo con la consapevolezza che possiamo batterli. Il Milan può giocarsela con tutti, anche se quella di Guardiola è la squadra più forte e il Real è ormai allo stesso livello. Poi c’è il Bayern che dà un’idea di grande solidità. Contro il Barça, però, all’andata non c’era Robinho, un giocatore fenomenale e un ragazzo positivo: dicono che sia il mio figlioccio, ma avete visto quanti chilometri fa? E segna anche…”.

Fondamentale sarà come sempre il rendimento di Ibrahimovic, che nel suo libro ha sparato a zero su Guardiola. “Con il Milan ha fatto buone partite anche in Champions. Dicono non incida quanto Messi a livello internazionale, ma io potrei dirvi che Messi quando va in Nazionale non incide quanto incide nel Barça. Zlatan per la sua squadra è determinante quanto Messi e Cristiano Ronaldo per le loro. Se Ibra sta bene, deve giocare sempre. Poi, siccome lui è uno che dà l’anima, capita che finisca le partite stremato. La rissa con Onyewu? In questo genere di libri bisogna anche raccontare cose forti. Se scrivi che sei un bravo ragazzo e vai in chiesa, chi li compra?”. Alla Juventus Pirlo è tornato decisivo. “Un’altra scelta fatta, inutile tornarci su. In questo caso poi è una decisione presa dalla società e da lui, di comune accordo. Credo che Andrea avesse bisogno di cambiare”. Il contratto di Allegri scade a giugno. “Io vorrei restare al Milan e spero non ci saranno problemi. Certo, se da qui in avanti le perdo tutte… Ma spero di no. Con Galliani avevamo parlato dopo la partita di Pechino, forse se si doveva fare qualcosa era quello il momento appropriato. Ma ho preso atto del fatto che non si sarebbe firmato nulla, e non è stato un problema. Ora non mi pare il momento di tornarci su. Ora conta soltanto vincere”.

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