Calciopoli, Moggi si sfoga: “Ricorrero’ in appello, sono un capro espiatorio”

CALCIOPOLI PARLA MOGGI / NAPOLI – Ha voglia di parlare, di sfogarsi col mondo intero. Luciano Moggi è stato incriminato ieri per i fatti di Calciopoli e condannato a 5 anni di reclusione, ma non si abbatte e anzi è più combattivo che mai. A ‘Radio Kiss Kiss Napoli’ l’ex dg juventino ha espresso le sue inevitabili perplessità sulla sentenza emessa dal Tribunale di Napoli: “Non me l’aspettavo dopo tutte le prove che ho prodotto in fase di difesa, ma probabilmente la sentenza era già stata scritta. Ci sono delle incongruenze clamorose, sicuramente ricorreremo in appello. Mi auguro che la scritta ‘La legge è uguale per tutti’ sia vera. Sono deluso, ovvio che sono deluso. Dopo l’esito di questo processo mi sento un capro espiatorio. Ho sempre vissuto per il calcio, ora questo mondo mi è stato strappato via”. La nuova Juventus si è chiamata fuori dalla vicenda che ha coinvolto Moggi, lui però non ci sta e replica a tono: “Il comunicato della Juve non l’ho letto, ma se se ne sono lavati le mani è un po’ strano, visto che in campo ci scendeva la Juventus con i propri calciatori, non certo Moggi. Ma comunque la Juve era una squadra di grandi campioni, di Palloni d’Oro come Nedved, Zidane e Cannavaro, di icone come Del Piero”. A proposito del capitano, l’ex dg juventino approfitta per fargli gli auguri: “Se li merita tutti perchè è un grande uomo oltre ad essere un grande calciatore. Mi ha fatto tanta tristezza il modo in cui l’ha trattato la società, una mancanza di rispetto non solo nei confronti di colui che è il capitano della squadra ma anche nei confronti dell’uomo Del Piero”.

A.P.

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