LAZIO, CENTO VOLTE ROCCHI-GOL / ROMA – Minuto 88 del posticipo della decima giornata di Serie A tra Cagliari e Lazio: Christian Ledesma pennella al centro una punizione dalla distanza e Tommaso Rocchi, di testa, colpisce forte costringendo Agazzi al miracolo; sulla ribattuta, però, l’attaccante veneto è il più lesto di tutti e ribadisce in rete di destro. Il capitano della Lazio, entra ufficialmente nella storia della società laziale raggiungendo le 100 marcature in maglia biancoceleste. Un traguardo ambito già da diverse settimane dal giocatore che, appena visto il pallone in fondo alla rete, è esploso di gioia autentica in una corsa liberatrice, circondato dall’affetto del resto della squadra.
Nato a Venezia il 19 Settembre 1977, Rocchi arriva nella capitale nel 2004 dall’Empoli, inizialmente in comproprietà per poco più di un milione di euro. La prima stagione è subito un successo: l’attaccante veneto segna 17 gol in 41 partite, togliendosi anche la soddisfazione di realizzare il goal del decisivo 3a1 nel derby d’andata contro la Roma. L’anno dopo, dimostra di non essere un fuoco di paglia e si conquista l’affetto e la fiducia dei suoi tifosi ripetendo lo straordinario bottino dell’annata precedente e raggiungendo, a suon di gol, la convocazione in nazionale.
Ancora meglio fa Rocchi nelle due annate successive, entrambe concluse a quota 19. Tutti, addetti ai lavori o semplici tifosi, riconoscono finalmente le straordinarie capacità realizzative e la grande intelligenza tattica del giocatore, la cui consacrazione arriva nell’estate 2008 quando viene nominato capitano della società biancoceleste e viene scelto dall’allenatore dell’Under 21 Casiraghi come unico fuoriquota per le Olimpiadi di Pechino. L’esperienza olimpica inizia bene con una rete contro la Corea del Sud ma, nello stesso match, l’attaccante si infortuna gravemente (infrazione del perone) ed è costretto ad abbandonare la manifestazione.
Il 2008-2009 inizia male per il neocapitano della Lazio, fermo ai box per l’infortunio, ma termina con una grande gioia: a marzo, nel giorno della sua duecentesima presenza in maglia biancoceleste, Tommaso Rocchi conquista il suo primo trofeo nel calcio che conta sollevando al cielo la Coppa Italia. Cinque mesi dopo, a Pechino, una rete del giocatore veneto trascina i biancazzurri alla conquista della Supercoppa Italiana contro l’Inter di Mourinho.
Nell’estate del 2009, l’attaccante abbandona il numero 18 per indossare il numero dei bomber: il 9. La scelta, però, non sembra aiutare granché il giocatore a tornare al numero di reti siglate agli inizi della sua avventura in biancoceleste. A fine stagione, comunque, il bottino di Rocchi-Gol è ancora in doppia cifra, con 10 reti in 40 partite.
Peggio va nel 2010/2011 (solo 3 reti), complice anche una serie di infortuni che pregiudicano la presenza ed il rendimento della punta per tutto l’anno e fino all’estate scorsa.
L’ultima finestra di mercato porta grandi colpi di in casa Lazio. A completare il reparto offensivo, aumentando così la concorrenza, arrivano due nomi importantissimi del panorama calcistico mondiale: Miroslav Klose e Djibril Cissè. Come direbbe il presidente Lotito, “ubi maior minor cessat”, così Rocchi è costretto a veder diminuire sempre più i minuti a sua disposizione. Nonostante questo, l’attaccante non si perde d’animo e realizza ben tre reti nelle prime due partite ufficiali della stagione in corso (i play-off di Europa League contro il Rabotnicki), raggiungendo quota 99 goal con la maglia della Lazio.
L’inizio di stagione è scoppiettante, ma Rocchi deve aspettare ancora due mesi perché Reja gli regali la sua presenza numero 266 nella capitale e per toccare quota 100 gol nella Lazio. Il resto, con la rete nel match contro il Cagliari, è solo l’ultima pagina di una storia ricca di determinazione, talento e un innato, grandissimo, fiuto per il gol.
Prossimo obiettivo? Scalzare Beppe Signori dal secondo posto tra i migliori marcatori in maglia biancazzurra: mancano solo 7 reti.