<p>CAMPIONATO LAZIO REJA DOPO CAGLIARI / ROMA – “<strong>Quello di oggi è stato un bel risveglio</strong>. Ieri abbiamo fatto un’ottima prestazione, i ritmi forse non sono stati altissimi, ma non eravamo in grande condizione, cosa dovuta anche alle fatiche infrasettimanali. Nonostante questo la squadra ha dimostrato <strong>grande personalità</strong>”. Edy <strong>Reja</strong> continua a godersi la vittoria sul <strong>Cagliari </strong>e il conseguente secondo posto in classifica. Estrema soddisfazione per il tecnico goriziano che <a href=”../news/135062/.html” target=”_blank”>in linea con quanto sostenuto dal presidente </a><strong><a href=”../news/135062/.html” target=”_blank”>Lotito</a> </strong>preferisce non vendere false illusioni su traguardi e potenzialità della squadra. E’ però convinto che subendo un minor numero di <strong>gol al passivo</strong> ci si può ritagliare un <strong>campionato da protagonisti</strong>: “Ci vuole più attenzione, meno gol subisci e più possibilità hai di rimanere in vetta, dobbiamo migliorare in fase difensiva, occorre essere più accorti -spiega il mister sulle frequenze di Lazio Style Radio-. La fase difensiva non riguarda solo i quattro dietro, inizia davanti, già dalle punte. Se tutta la squadra fa un buon filtro <strong>si può fare benissimo</strong> in campionato. Tutte le formazioni di vertice denotano sicuramente difese granitiche, chi vince il campionato è sempre perché prende<strong> pochi gol</strong>. Se dovessimo migliorare questo aspetto è lecito attendersi un campionato di grandissimo livello”. In vista della prossima sfida con lo <strong>Zurigo </strong>Reja si è poi soffermato a parlare delle difficoltà riscontrate in casa. Di seguito parte di quanto evidenziato da ‘cittaceleste.it’.<br /><br /><strong>DIFFICOLTA’ CASALINGA</strong> – “Bisognerebbe <strong>sbloccarsi in casa</strong>, questo ci darebbe maggiori sicurezze. La differenza è che fuori riusciamo a concretizzare di più. Anche all’Olimpico facciamo buone partite, l’importante è trovarsi lì mi interessa che ci sia una crescita generale, soprattutto dal punto di vista mentale. Ieri per esempio c’è stato un segnale positivo, infatti, anche quando non fai prestazioni esaltanti e vinci è segno di <strong>grande maturità</strong>”. <br /><br /><strong>TURN OVER ZURIGO</strong> – “Dovrò per forza <strong>cambiare qualcosa</strong>, in queste partite c’è stato un grande dispendio di energie fisiche e mentali e dovrò tener conto del doppio impegno di giovedì e domenica. In questo inizio di stagione siamo mancati un po’ in <strong>Europa </strong>ma è stata una cosa dovuta alla poca fortuna che abbiamo avuto nelle singole partite. <strong>Vogliamo fare bene</strong> anche lì”. <br /><br /><strong>MARCHETTI E LULIC </strong>- “Ero un po’ preoccupato per l’accoglienza, <strong>Marchetti non meritava quei fischi</strong>, ha dimostrato grande personalità, <strong>se n’è fregato</strong>, ha continuato con grande sicurezza nonostante il clima ostile. Ha fatto vedere che è un uomo, quando è in campo riesce a dare sempre il cento per cento. <strong>Lulic</strong>? Nel progetto iniziale c’era una casella a sinistra che era libera e pensavo di poter ritagliare quello spazio a Lulic. Era nelle mie speranze poterlo utilizzare in quella parte del campo considerando anche la sua carriera in Svizzera. Devo ammettere che sta stupendo tutti, è in <strong>crescita </strong>e sta facendo bene, ma abbiamo bisogno di ulteriori verifiche. I giocatori importanti devono avere un <strong>rendimento costante</strong>”.<br /><br /><strong>A.B.</strong></p>
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