Juventus: Conte su obiettivi, Inter e Del Piero

JUVENTUS CONTE VINCERE ANTIPATICI / TORINO – E’ un Antonio Conte con i piedi ben piantati a terra quello che, dalle colonne de ‘La Gazzetta dello Sport’, traccia un primo bilancio della sua prima stagione da tecnico della Juventus. “Sia chiaro, non sono uno che si nasconde, che ha paura delle responsabilità. Non si può pero’ ignorare la realtà, e qui si viene da due settimi posti – spiega l’allenatore bianconero -. Una volta può essere casuale, due no. Anche a me, da giocatore, successe di stare fuori dalle coppe, ma l’anno successivo vincemmo lo scudetto. Calciopoli ha distrutto una grandissima squadra, Capello aveva a disposizione un gruppo pazzesco. Da allora, anno dopo anno si è di fatto peggiorato, e quindi chi ci chiede di essere immediatamente al top non capisce nulla di calcio. Dal 2010 ad oggi è cambiato tutto, ecco perché dopo tre mesi di lavoro non si può parlare di casa già completata, col tetto pronto. Serve tempo, pazienza da parte di tutti e tanto lavoro”.

ANTIPATICI – Il lavoro di Conte, comunque, comincia a dare i suoi frutti visto anche il momentaneo primato in classifica: “Abbiamo già un’identità precisa, facciamo sempre la partita, giochiamo nella metà campo avversaria. Ma per fare lo scatto decisivo servono continuità, tempo e fiducia da parte di tutte le componenti: tifosi, squadra e società. Questo è l’anno zero, il più difficile. Ci aspetta un lavoro immane, ma se restiamo uniti e concentrati sul progetto, allora la prossima sarà una stagione in discesa. In estate ho ritrovato una squadra simpatica a tutti. Vediamo quindi di tornare al più presto molto antipatici. Chi vince è sempre antipatico…”. E intanto, sabato arriva lo scontro contro i ‘nemici’ di sempre, l’Inter dell’ex Ranieri e del presidente Moratti: “Vale sempre tre punti, la vivo come un’altra tappa di crescita. Sono curioso di vedere se anche a ‘San Siro’ sapremo imporre il nostro gioco. In caso positivo, cresceremmo in entusiasmo e autostima. Ma sia chiaro, sulla carta l’Inter è favorita“.

IL CAPITANO – Immancabile la domanda su Alessandro Del Piero, negli ultmi match relegato in panchina da Conte: “Ale incide in questa squadra anche solo con il respiro. Ci parlo spesso, lo ringrazio per come si allena, per l’esempio che dà ogni giorno sul campo – continua il trainer salentino -. Mette la Juve davanti all’interesse personale. Vorrebbe giocare sempre, è la giusta mentalità, poi io pero’ devo fare valutazioni a 360°. Si è ricamato sulla mia decisione di mandarlo in campo negli ultimi cinque minuti contro il Genoa. Doveva entrare sull’1-1, poi siamo andati in vantaggio e avevo bisogno di altro. Una volta sul 2-2 è normale che abbia pensato a lui, a uno che anche in due minuti puo’ trovare il colpo giusto”.

Alessio Lento

Conte (Getty Images)

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