CALCIOMERCATO INTER SNEIJDER ETO’O/ MILANO – In una lunga e bella intervista rilasciata a ‘La Gazzetta dello Sport’, Wesley Sneijder ha avuto modo di rispondere anche ad alcune domande di mercato, ritornando anche alla burrascosa estate vissuta, tra incertezze tattiche e dubbi sul futuro.
Il fantasista olandese non si è nascosto dietro ad un dito e si è tolto qualche sassolino dalla scarpa: “Io non ho mai pensato di dovermene andare, altri non so. Anzi, lo so: ero partito per le ferie con l’idea di tornare, poi mentre ero in vacanza mi chiama il mio procuratore e mi fa: “Vieni, dobbiamo parlare con l’Inter”. E l’Inter doveva dirmi che, se ci fosse stata una possibilità, avrebbe potuto vendermi: no, non era un problema tecnico, credo proprio di no… Questione di soldi. Insomma, era cambiato qualcosa, e allora ho cambiato modo di pensare anche io“. Il numero dieci nerazzurro ha usato la stessa schiettezza anche nel parlare del possibile ritorno di Eto’o a Milano: “Abbiamo perso un grande giocatore. Un giocatore che aiutava tantissimo la squadra. Un suo ritorno? Non credo che succederà. E non sarebbe neanche buono, né giusto, che succedesse. Samuel è un grande amico, ma cosa vorrebbe dire tornare qui per due mesi e poi andare via di nuovo? Oggi c’è un’Inter, e deve giocare questa squadra. Altrimenti, cosa succede? Chi sta giocando oggi che fa, appena arriva Eto’o va in panchina per due mesi? Come Beckham al Milan? Tutta un’altra cosa: quante magliette ha venduto il Milan, con Beckham? Con Eto’o non si fa merchandising: all’Anzhi magari sì, ma non all’Inter”.
Netto anche il giudizio su Gasperini: “Ci siamo confrontati poco, ma del mio ruolo abbiamo parlato molto. Io gliel’ho detto subito: “Giocare a centrocampo non mi piace, per niente”. Io sono un attaccante, non un centrocampista. In mediana mi divertivo? L’ha detto lui: avevo sempre la palla, è vero, ma a me piace stare più avanti, più vicino alla porta”. Cosa che è tornato a fare con Claudio Ranieri: “Ranieri è bravo e ha capito come doveva giocare questa squadra: ognuno al suo posto, è questa la chiave. E anche io adesso sto al mio posto, nel mio ruolo. Quando è arrivato, io e Ranieri ne abbiamo parlato, perché lui parla tantissimo con i giocatori, e così mi piace. Mi ha detto che lì divento importantissimo per la squadra. Questo mi carica, mi dà grande fiducia. Un altro che ha saputo parlarmi come Ranieri è stato Mourinho“.