Editoriale Vetere RadioMilanInter: Senza Ibra come si fa?

EDITORIALE VETERE RADIOMILANINTER / MILANO – Facciamo un gioco: mettiamo di fronte ad un grande specchio il Milan schiacciato dalla Juventus di Conte prima della sosta, e quello ammirato sabato sera a San Siro contro il Palermo di Mangia. Il primo Milan, vedrebbe riflessa una squadra stanca, lenta, della quale si possono facilmente vedere numerosi difetti e mancanze tattiche e atletiche, il secondo invece è parso tonico e brillante, come rigenerato, in grado di creare e tessere trame di gioco che solo la scorsa stagione era stato in grado di fare; si è vista una squadra dominatrice del gioco, padrona del possesso palla (65%) e, udite udite, superiore sul piano dell’atleticità. Ma allora cosa può aver mutato cosi radicalmente una squadra, in cosi poco tempo? Primo: la sosta è stata un toccasana, necessaria per rimettere benzina in un motore che aveva macinato troppi chilometri senza mai fermarsi alla stazioncina di servizio. Secondo: il recupero di uomini chiave: Ibrahimovic, Robinho, Boateng, Pato, Ambrosini, Gattuso, chi prima, chi dopo (chi ancora) sono solo alcuni dei giocatori infortunatisi e che non sono stati a disposizione di Allegri in questa primissima parte di stagione. Che novità: il Milan con la rosa al completo rende di più. Discorso lapalissiano. Fa riflettere come possa una squadra perdere la sua identità, la sua personalità e addirittura le proprie caratteristiche di gioco per il semplice forfait anche solo di alcune pedine. Ed ecco allora che si presenta il fattore Ibra.

Il Milan con lo svedese è una squadra: solida e determinata, capace di far male alle difese avversarie, che interpreta un gioco corale, perché Zlatan innesca i compagni che gli gravitano attorno. Senza, si trasforma: fatica a entrare nell’area avversaria, giggioneggia al limite senza mai pungere e trafiggere l’avversario, soffrendo incredibilmente anche in fase difensiva (ad oggi 8 reti subite, contro le 7 dell’anno scorso in tutto il girone di ritorno). Pay attention, please: riguardare la sfida di Champions col Viktoria Plzen (toh, che coincidenza! Torna Zlatan, torna la vittoria: secco 2-0). Manca allora un vice-Ibra? L’esperta dirigenza rossonera, in più di una circostanza, è intervenuta sulla questione per fugare ogni dubbio: “Non prenderemo attaccanti”, “il vice-Ibra è Pato” e via così. D’accordo, Pato interpreta il ruolo di prima punta nella Selecao, ma da seconda punta al fianco del gigante svedese, è tutt’altra cosa. Buttiamo lì un quesito facile facile: non sarebbe il caso di iniziare a cercare e guardare sul mercato a qualcuno che allo svedese somigli anche solo di profilo? Noi un’idea ce la siamo fatta…

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