GENOA, ESCLUSIVO CARACCIOLO / GENOVA – Dopo una vita passata a fare gol con la maglia del Brescia, escluse le parentesi al Palermo e alla Sampdoria, Andrea Caracciolo ha deciso a 30 anni di fare il salto di qualità sposando il progetto dell’ambizioso Genoa di Preziosi. In esclusiva a Calciomercato.it il bomber milanese ha raccontato la sua nuova avventura in rossoblu.
Come stai? Pensi di recuperare per la gara con il Parma?
“Con il Chievo avevo accusato solo un po’ di stanchezza, ma ora sto bene, nessun problema. Sto lavorando per recuperare la forma migliore, dopo un’estate particolare, non immune dalle vicende di calcio mercato. Sto seguendo un iter personalizzato con i preparatori. A Parma, ci sarò”.
Si parla tanto della tua rivalità con Pratto: tu come vivi questo dualismo?
“Non esiste dualismo! E poi la stagione è lunga e ognuno avrà il suo spazio, nel corso anche della stessa partita, come sta già accadendo. Anzi, colgo l’occasione per ringraziarlo. Quando sono arrivato, dopo i primi allenamenti, mi ha avvicinato per farmi i complimenti. E lo ha ribadito a mezzo stampa. E’ un ragazzo speciale, un gran lavoratore”.
Genova e’ una piazza molto esigente: che rapporto hai instaurato con i tifosi? Hai avuto problemi per il tuo passato blucerchiato?
“Alla Sampdoria sono stato poco. Vestendo la maglia del club più antico d’Italia, sapevo che mi sarei trovato di fronte un pubblico così. Esigente e allo stesso tempo generosissimo, in uno stadio fantastico, costruito per il calcio. Di problemi, manco l’ombra per i trascorsi. Diciamo che io e i genoani ci stiamo conoscendo. Per far scoppiare l’amore, serve un gol sotto la Nord. Sono una persona tranquilla, a cui piacciono però le emozioni forti”.
Hai promesso 12 reti in questa stagione: confermiamo questa ‘sfida’?
“In realtà non ricordo di promesse fatte. Avevo affermato che sarebbe magnifico battere il mio record di gol in A che è di 12. La strada è lunga. Prima vengono gli obiettivi del team, ma superare quella cifra, lo dico sotto voce, rientra tra quelli personali. Con la collaborazione dei compagni, un gruppo fantastico, ce la posso fare. Abbiamo giocatori dai piedi buoni, siamo la squadra con il miglior attacco (8 reti, ndr) e quella che, mediamente, tira di più nello specchio della porta (6,3 a gara, ndr). Non male, eh?”.
A chi vorresti dedicare il primo gol? Sappiamo che presto diventerai papà di due gemelli…
“Sono scaramantico, lo ammetto. Perciò non penso al primo gol e, di conseguenza, alle dediche (ride). Tutto vero. In famiglia aspettiamo due bimbi: un maschio e una femmina, la coppia perfetta. E’ un periodo speciale. Ho cambiato squadra e, adesso, sono pronto a cambiare, giocoforza, abitudini. Non vedo l’ora di fare il papà!”.