Roma, quel ragazzino di nome Totti: nuove sfide dietro l’angolo

ROMA, 35 VOLTE TOTTI / ROMA – Quel ragazzino di nome Totti. Oggi in capitano giallorosso compie 35 anni ma la voglia è ancora quella di un bambino. Non chiamatelo vecchietto, non ditegli finito. La carta d’identità del ‘Pupone’ può ingannare perchè a trentacinque anni, si può ancora essere protagonisti. E’ passato ormai molto tempo da quel lontano 26 marzo 1993, giorno dell’esordio con la maglia che più ama, sul campo del Brescia. Le emozioni sono state tante, così come i dolori, gli infortuni e gli allenatori. Si comincia dal primo gol in Serie A in Roma-Foggia 1-1 del settembre ’94, per passare dalla fascia di capitano, infilata al braccio nel 1998 e mai più lasciata. E poi il famoso ‘cucchiaio’ agli Europei, che lo ha reso un vero e proprio spot, il sogno di uno Scudetto vinto nella sua città nel 2001 da grandissimo protagonista, il matrimonio con Ilary Blasi e la conquista di un Mondiale, in Germania nel 2006, che ha messo quella ciliegina su una torta di passione, classe e semplicità. Ma non è finita qui: Scarpa d’Oro 2006/2007, Supercoppa e Coppa Italia l’anno dopo e quel rinnovo di contratto fino al 2014 che lo renderà unico nella storia giallorossa, così come i 207 gol segnati nella massima serie lo hanno portato nell’olimpo dei grandi di tutti i tempi. Insomma che chiedere di più da una vita da sportivo. Ma totti lo sappiamo è un tipo tosto, cocciuto ed in agenda ha già grandi appuntamenti. Rivincere con la sua Roma e poi un giorno, tolte le scarpette, sedersi ad una scrivania nella dirigenza giallorossa. Ma adesso non diteglielo perchè lui si sente ancora un giovanotto, ed è giusto così. Auguri capitano.

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