Champions League, Cska-Inter: i pericoli russi

CSKA-INTER, PERICOLI PER I NERAZZURRI / MOSCA – Siamo già al dentro o fuori per l’Inter. La sconfitta di due settimane fa in casa contro il Trabzonspor infatti obbliga i nerazzurri a fare risultato, questa sera ore 18, sul campo del Cska per non vedersi sfuggire quella qualificazione agli ottavi di Champions che alla vigilia sembrava tranquillamente alla portata. A Mosca Ranieri sarà costretto a fare a meno oltre che di Forlan (indisponibile in Europa) anche di Ranoccia, infortunatosi nell’ultimo allenamento all’adduttore. Il tecnico romano allora si affiderà ancora una volta ad una formazione quadrata e senza troppi esperimenti. Spazio in avanti alla coppia Milito-Pazzini, che tanto piace al presidente Moratti, mentre per il ruolo di trequartista si giocano una maglia coutinho e Ricky Alvarez, atteso a grandi prestazioni.

PERICOLI RUSSI – Nella terra di Eto’o. Qualcuno dell’Inter magari, atterrato a Mosca, avrà ripensato al centravanti africano: uno come lui in certe partite era un lusso. Non è tempo di ricordi però, soprattutto in questo momento così delicato per Ranieri e compagnia; c’è da pensare al Cska e agli uomini a disposizione. Quali sono i punti forti dei russi? Intanto il centrocampo: anche se non ci sono piedi sopraffini, ad eccezione di Dzagoev, ci sarà da lottare. La grande densità del Cska in mezzo al campo può mettere in difficoltà a causa del continuo pressing asfissiante per poi ripartire. In avanti il pericolo si chiama Doumbia, autore delle due reti contro il Lille. Forte fisicamente l’ivoriano ama giocare in contropiede e sarà aiutto da Wagner Love, una vecchia conoscenza non solo per la bizzarra capigliatura. Gli scricchiolii dei russi però arrivano da una difesa datata anche se ormai ben oliata con i fratelli Berezutski. L’assenza della stella, il giapponese Honda in mezzo al campo si fa sentire, così come il portiere titolare Akinfeev e il gigante Necid. E poi c’è il clima. non siamo ancora in pieno inverno e questo è buono. Tuttavia lo sbalzo termico c’è e sul particolare sintetico del ‘Luzhniki’ potrà farsi sentire.

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