PAGELLONE / Laveno Mombello (VA) – La quinta giornata non premia i big della Serie A; il migliore è infattiEmanuele Calaio’, autore di una splendida doppietta contro il Lecce; piazza d’onore per l’esterno atalantinoSchelotto. Completa il podio il redivivo Seedorf. La peggiore prestazione della settimana è quella di Marek Hamsik, che non incide in un Napoli fermato al San Paolo dalla Fiorentina.
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TOP 5
5° Tzorvas (Palermo) – Nel pomeriggio dell’Olimpico l’estremo difensore greco mostra tutte le sue qualità tra i pali, garantendo il suo apporto alla linea difensiva anche negli interventi in uscita. In crescita. VOTO 7
4° Milito (Inter) – Il Principe parte dalla panchina per far spazio allo scalpitante Pazzini. Entra al 73′ e cambia la gara: grazie proprio ad un invenzione del numero 7 che lo libera in area, si guadagna rigore ed espulsione. Freddo nel realizzare dal dischetto una rete pesantissima. Decisivo. VOTO 7
3° Seedorf (Milan) – Dopo quattro minuti risolve il problema del gol che attanaglia un Milan privo di punteros: con una palombella precisissima sorprende Ravaglia e firma il punto decisivo. Non offre molto ritmo, ma garantisce qualità con giocate mai banali. Peccato per la grande occasione, offertagli da Cassano, che spreca al 62′. Una garanzia, quando è in possesso di palla. Trascinatore. VOTO 7
2° Schelotto (Atalanta) – Inarrestabile sulla fascia destra, sulla quale domina sia in fase di possesso che di copertura. Sblocca la gara con un colpo di testa sul secondo palo dopo un perfetto inserimento e un minuto dopo colpisce il palo con un gran tiro in corsa. Alla vigilia sembrava destinato alla panchina, schierato invece da titolare ripaga Colantuono con una prestazione maiuscola per qualità e quantità. Un fulmine. VOTO 7,5
1° Calaio’ (Siena) – Dopo alcune prestazioni davvero poco convincenti, il centravanti del Siena riprende a fare il suo, cioè buttarla dentro. Freddo e preciso in occasione della prima rete, mette in mostra un colpo straordinario, che non si pensava avesse nel suo repertorio, quando realizza il 3-0 con un pallonetto che si infila all’incrocio dei pali. Scatenato. VOTO 7,5
FLOP 5
5° Chivu (Inter) – E’ uno dei pochi che rimpiangerà Gasperini: la difesa a 3 valorizza le sue caratteristiche, mentre ora gli tocca agire sull’out di sinistra. Non sempre impeccabile: schierato in un ruolo che non predilige, si adatta ma quando viene puntato da Diamanti fatica e non poco. Spiazzato. VOTO 5
4° Martinho (Cesena) – Inizia con tanta timidezza la sfida di San Siro, spingendo poco e prestando il fianco alle sortite di Abate. Nella ripresa si vede ancora meno. Come gli altri uomini ‘offensivi’ del Cesena sembra avere le polveri bagnate. Addormentato. VOTO 4,5
3° Andujar (Catania) – Poco impegnato dallo spento attacco della Juventus. Al primo tiro serio manca goffamente l’intervento su un innocuo tentativo di Krasic, regalando il pari ai bianconeri. Deleterio. VOTO 4,5
2° Dainelli (Genoa) – Decisivo al contrario per la sua squadra. Non gioca in generale una gran partita e al 59′ la combina grossa: fallo da ultimo uomo su Pellissier, calcio di rigore ed espulsione. E’ qui che cambia la partita ed è qui che il Genoa perde la testa della classifica. Guasta feste. VOTO 4,5
1° Hamsik (Napoli) – Il guastatore di Mazzarri appare svogliato. Sbaglia spesso anche i passaggi più elementari ed è sempre poco lucido. Vive una delle sue proverbiali “pause di riflessione”, che di tanto in tanto ne limitano il rendimento. Questo Hamsik, anche schierato dal primo minuto, poco avrebbe potuto a Verona. Si sta risparmiando per la Champions? Fantasma. VOTO 4,5