INTER, ECCO COME GIOCA RANIERI / MILANO – Oggi sarà il giorno di Claudio Ranieri all’Inter. Il tecnico romano è stato scelto in poco tempo da Massimo Moratti per sostituire Gasperini e soprattutto rimettere in piedi una baracca che, dopo cinque partite ufficiali, sembrava già allo sfascio. Pessimi risultati, gioco pressochè assente e morale a pezzi hanno portato il patron nerazzurro a sollevare il ‘Gasp’ e a scegliere uno che sa come si lavorano le menti dei giocatori, special modo nei momenti più difficili. Si porterà dietro anche l’etichetta del ‘non-vincente’ ma in qualunque posto è andato Ranieri ha sempre fatto egregie cose viste le complicate realtà con cui si è dovuto confrontare. Ma perchè proprio lui? 3 sono i motivi per cui Moratti l’ha scelto.
I. PSICOLOGO – Ranieri è un grande oratore. Sa come si prendono i campioni e quali tasti toccare per risollevare il loro morale, soprattutto dopo una partenza choc come quella nerazzurra. La cosa più difficile per un campione è digerire batoste del genere e in casa Inter non ci erano abituati da tempo. Ranieri è uno dal sangue freddo e gestire certe situazioni fa parte del suo dna da allenatore.
II. IL MODULO – Ranieri è uno che non si intestardisce su uno schema di gioco precisco. Non uno alla ‘Gasp’ per intenderci ma cerca sempre di sfruttare al meglio quello che si ritrova per le mani. Ha una preferenza per il 4-4-2 in linea è vero ma all’Inter di oggi questa soluzione appare decisamente impercorribile. Alla Juventus fece fuori uno come Diego e il 4-3-1-2 non lo ha mai convinto. Qui però è diverso. C’è molta più qualità e anche Ranieri stesso lo sa benissimo che in questo momento è meglio dar fiducia ai giocatori facendoli sentire a loro agio. Per questo con ogni probabilità partirà con un 4-3-1-2 tornando a solidificare difesa e centrocampo perchè la compattezza è sempre stata una chiave di volta delle sue squadre. Sneijder tornerà nel suo vecchio ruolo di trequartista mentre davanti si giocheranno due maglie Zarate, Forlan, Pazzini e Milito. Quando le cose andranno meglio non è escluso che il mister romano provi addirittura un 4-2-3-1 con Zanetti e Cambaisso in mediana, Sneijder leggermente più avanzato e un bel tridente in avanti. Non è però questo il tempo di osare troppo e allora spazio alla razionalità.
II. ESPERIENZA – Moratti l’ha voluto anche per questo. Ranieri è tra i mister più adatti a rimettere una barca sulla giusta rotta e questo è dovuto in gran parte dall’esperienza. Prima di Parma, Juventus e Roma ha vissuto pagine importanti con Valencia e soprattutto Chelsea ai primi anni di gestione Abramovich. Leggere le situazioni e tastare il polso di un’intera realtà spesso è più utile di un ricco bagaglio tattico ed il ‘testaccino’ si lascerà andare a ben pochi esperimenti. E’ uno dal caratere forte, deciso, uno che sa come tenere sotto controllo una squadra; cose che forse a Gasperini sono mancate ed hanno segnato il suo destino.
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