Barcellona, Guardiola prova la difesa a tre. Troppi rischi e lacune

BARCELLONA, DIFESA A TRE GUARDIOLA NON FUNZIONA / BARCELLONA – Chi voleva la riprova della tanto discussa difesa a tre è stato accontentato ieri sera in Valencia-Barcellona. Uno dei credi tattici che ha contribuito all’esonero di Giampiero Gasperini come allenatore dell’Inter non ha funzionato neanche nella Liga. A metterla in pratica è stato, udite udite, niente meno che il Barcellona. Già perchè anche la squadra illegale, di fenomeni e campioni assoluti non ha saputo reggere il peso di uno schiermaneto che necessita molto, forse troppo collaudo e sacrificio. La novità tattica Guardiola l’aveva già sperimentata la scorsa settimana in casa contro l’Osasuna. 8-0 il risultato finale ma il test non era ritenuto attendibile, soprattutto se effettuato contro un avversario di bassa caratura per di più sul prato del ‘Camp Nou’. Ieri sera un banco di prova molto importate era la partita del ‘Mestalla’ contro il Valencia. ‘Pep’, ricalcando le orme della squadra di Cruyff del 1993 con Nadal, Goiko e d Eusebio nel reparto arretrato, si è affidato ad una difesa composta da Mascherano, Puyol e Abidal. Il risultato è stato molto deludente con i blaugrana sotto per bene due volte e costretti a rincorrere. I gol valenziani, per di più, hanno messo in evidenza grandi lacune nel reparto arretrato sopratuto dalla parte di Abidal, che prima ha deviato in porta un cross di Mathieu e dopo si è fatto trovare fuori posizione lasciando solo Pablo Hernandez davanti a Valdes. Nella ripresa Guardiola ha provato ad arretrare Alves sulla linea dei tre ma le difficoltà non sono scomparse e per non correre rischi si è affidato ad un inconsueto 5-3-2, non proprio nelle corde di una squadra come il Barcellona. La difesa a tre sarà pure il futuro del calcio, parola di Xavi, ma per adesso è ancora tutta da rivedere.

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