Serie A, Nicchi su Tagliavento e rinnovamento Aia

Paolo Tagliavento (Getty Images)

NAPOLI-MILAN NICCHI SU TAGLIAVANTO POTEVA ARBITRARE MEGLIO / ROMA – Dopo due giornate di campionato è già tempo di bilancio sulle prestazioni dei fischietti italiani. “L’inizio della stagione è stato molto positivo nonostante alcuni errori. Sarà una stagione come sempre impegnativa per gli arbitri. Mi fa molto piacere che il campionato sia partito con il piede giusto, perchè dopo soli due turni gli stadi vanno pian piano riempiendosi e abbiamo già assistito a grandi partite”, il giudizio di Marcello Nicchi, presidente dell’Associazione italiana arbitriespresso ai microfoni de ‘La politica nel pallone’, rubrica di ‘Gr Parlamento’.

TAGLIAVENTO ALL’ALTEZZA MA… – Capitolo a parte, Nicchi l’ha dedicato all’arbitraggio di Paolo Tagliaventonella tra Napoli e Milan, finita 3-1 per i partenopei: “È stata una bella partita e Tagliavento è stato all’altezza. Sappiamo il suo livello e che sa fare di meglio, ma ci accontentiamo perchè siamo solo alla seconda giornata di campionato. C’è stato qualche errore e stiamo lavorando anche con lui per non ripeterlo”-

RINNOVAMENTO AIA E LOTTA ALLA VIOLENZA – “Stiamo ringiovanendo molto tutta l’Aia, accelerando i tempi di maturazione. Abbiamo gruppi di giovani molto interessanti in serie B e serie C, senza togliere che quelli di A sono a livello di eccellenza nel panorama europeo. C’è stato un grande riconoscimento da parte della federazione che ha portato a due risultati immediati: l’autonomia tecnica che è garanzia di terzietà e, novità di questi giorni e risultato importante, il varo del protocollo per porre fine alla violenza sui campi di calcio. Se riusciremo a portare a casa questo risultato la gente si affezionerà di nuovo al calcio. È inaccettabile che nella passata stagione ci siano stati 600 casi di violenze ai danni degli arbitri. Con questo protocollo verranno puniti i vigliacchi, anche con pene pecuniarie nei confronti degli atleti stessi fino ad arrivare alla radiazione”.

RAPPORTO ARBITRI-CALCIATORI – Ultimo argomento toccato dal presidente dell’Aia è stato quello relativo al rapporto fra i direttori di gara e i calciatori: “Possiamo accontentarci, è stata imboccata la strada giusta. Insisteremo molto sul fatto che il capitano debba riprendersi il proprio ruolo, è lui che deve chiedere spiegazioni all’arbitro senza che si formino quei capannelli indecenti di giocatori che si strattonano. Il capitano deve diventare, come da regolamento, il responsabile della sua squadra”.

F.S.

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