CELLINO ROMA CAGLIARI EL KABIR / CAGLIARI – Una vittoria storica attesa da oltre 40 anni per il Cagliari, una soddisfazione infinita per Massimo Cellino. La vittoria ottenuta ieri in casa della Roma fa saltare di gioia il numero uno dei sardi anche per la prima perla in campionato della nuova scommessa Moestafa El Kabir: “Sono molto contento della vittoria di ieri -afferma Cellino all’Adnkronos-. Il Cagliari ha portato a casa un buon risultato per i propri tifosi. I sardi si meritano che questa squadra dia loro grandi soddisfazioni“.
PROGETTO ROMA – “La Roma è una buona squadra ma molto rinnovata con tanti acquisti, alcuni dei quali giusti e altri sbagliati. Forse hanno speso troppo, ma hanno creato un progetto nuovo, coraggioso e ambizioso, che però ha davanti un percorso obbligatorio: un progetto a lungo termine che può dare dei buoni frutti. A Roma sono stati bravi a non commettere gli errori che hanno fatto alla Juventus, dove per vincere ogni anno hanno speso 50-60 milioni di euro e non hanno ottenuto niente. Ci sono troppe critiche sulla Roma, non si capisce che è un buon progetto. L’allenatore è un buon allenatore e si vede. Luis Enrique lo dimostra sia sul campo sia fuori. Il problema è che le novità danno fastidio a tutti”.
TOTTI – “Ha giocato bene e poi mica è facile scendere in campo con 45 gradi. Mi meraviglio a vedere come gioca a quelle temperature. Lui è sempre a disposizione e, con tutte le critiche che gli arrivano, è davvero da lodare. Lui ama la Roma e gioca per la Roma, è un capitano come lo è Daniele Conti per noi. Chi arriva a Roma deve capire che Totti agisce solo per il bene della formazione giallorossa. Certo, deve dare il buon esempio, questa è l’unica cosa che posso dire a Totti, che è un ragazzo meraviglioso”.
EL KABIR – “Da qualcuno è stato accostato a Ibrahimovic, non certo per caratteristiche fisiche. El Kabir è un giocatore potente, con un carattere solare”.
SCUDETTO 2006 – “Quello che sta succedendo in merito allo scudetto del 2006, nella questione fra Juventus, Inter e Federcalcio, è una cosa veramente mortificante. Gli scudetti si vincono sul campo. In quegli anni la dirigenza della Juve ha destato molti sospetti, ora è inutile che si appellino a cavilli e interpretazioni. La Juve si concentri sul futuro, perchè è una società importante. Non stia a perdere tempo su cose del passato”.