Calciopoli e Doping, Zeman: “Calcio fuori dalle farmacie? Non ne sono convinto”

Zeman (Getty Images)

CALCIOPOLI E DOPING ZEMAN ESPRESSO / ROMA – Sono passati ben 13 anni dalle dichiarazioni choc con cui Zdenek Zeman denunciava l’abuso di farmaci nel mondo del calcio. Dopo le bufere legate proprio al doping, aipassaporti falsi e a Calciopoli, l’allenatore boemo del Pescara, è tornato a commentare quelle frasi e ad analizzare quanto cambiato in questo lungo periodo.

“Eventualmente, avrei dovuto star zitto prima. La verità è pericolosa: una volta detta non è opportuno rimangiarsela. Avevo ragione, non c’era nulla da smentire”, le parole dell’ex tecnico di Roma Lazio in un’anticipazione dell’intervista concessa all’ ‘Espresso’ in edicola domani. “Mi chiedete se il calcio è uscito dalle farmacie? Mi auguro di sì ma non ne sono convinto – prosegue il tecnico ceco -. Se si trovano dopati negli altri sport, non fatico a credere che qualcuno cerchi rimedi artificiali alla propria incapacità. La meritocrazia è solo uno slogan. Nell’ambiente c’è troppa gente che non c’entra niente”.
Immancabile poi la risposta al ‘nemico’ Luciano Moggi (“Zeman non ha vinto niente, dovrebbe stare zitto”): “Quel qualcuno non ha spiegato quali metodi ha usato per vincere. Quelle non sono vittorie, rappresentano altro”.

Laconico anche il commento su Calciopoli, considerata come un’occasione sprecata: “Non si è verificata alcuna rivoluzione. Non è cambiato nulla semplicemente perchè le infezioni si combatto in modo diverso. Quelli che hanno sbagliato sono rimasti dove erano, salvo rarissime eccezioni. E’ il sistema ad essere malato”.

Un battuta l’allenatore nativo di Praga, l’ha dedicata a Beppe Signori, amaro protagonista dello scandalo scommesse e alla Lega Pro, da anni teatro di continue irregolarità: “Mi è dispiaciuto tantissimo per Beppe. I campionati di C? Andrebbero riformati: ci sono realtà che devono vincere per forza ma per forza non si può vincere nulla. Quando sei obbligato, puoi barare. La terza serie è terra di conquista? Purtroppo sì e lo sanno tutti da anni ma nessuno interviene”.

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