Campionato e mercato, esclusivo Zazzaroni su Totti, Sciopero e lotta scudetto

CALCIOMERCATO CAMPIONATO CONTRATTO IVAN ZAZZARONI / ROMA – L’astinenza da campionato sta per finire. Ieri il sospirato contratto collettivo dei giocatori è stato firmato: niente più scioperi, e dunque la stagione 2011-12, per la gioia di milioni di tifosi può cominciare. Si inizia venerdì sera con Milan-Lazio in quello che si preannuncia un campionato scoppiettante. Per commentare le ultime vicende del pallone Calciomercato.it ha intervistato in esclusiva Ivan Zazzaroni, noto opinionista sportivo della Rai.

SCIOPERO – “Lo sciopero l’ho trovato assolutamente strumentale, un pretesto – ha detto Zazzaroni a Calciomercato.it – Un modo per riaffermare la supremazia della lega su federazione e Aic. Penso che l’accordo l’avrebbero potuto trovare benissimo prima, purtroppo c’era qualcuno, alcuni presidenti, che non voleva giocare. Avevano bisogno di tempo per completare il proprio organico, ridurre i potenziali problemi”.

CAMPIONATO – “Dovrebbe essere il campionato più sorprendente degli ultimi 15 anni. Non vedo né favorite, né outsider di ruolo. Ci sono cinque squadre, che seppur con accenti diversi, sono allo stesso livello. Anche per incompletezza strutturale”.

MERCATO – “Credo che Lazio e Napoli abbiano fatto un mercato pensato, intelligente, logico. La Roma ha fatto tantissimo ed è riuscita a mantenere più o meno l’organico dell’anno scorso, eccezion fatta per Menez e Vucinic, integrato da un bel numero di giovani: ha fatto un lavoro armonico. Sicuramente ha un gruppo di altissima qualità, con molte opzioni”.

FAVORITE – “Tutti dicono che il favorito sia il Milan, perché praticamente è lo stesso dello scorso anno, con in più Taiwo, tre riserve di qualità e El Shaarawi. Non mi convince: o meglio non vedo una squadra più forte dell’altra. Fra le big direi che la più zoppa è l’Inter. Ha perso Eto’o che l’anno scorso, specie nel periodo Benitez, ha tenuto su la squadra e ha preso Forlan e Zarate, ovvero quel che restava a metà agosto. Conte alla Juventus dovrà fare un lavoro triplo. Forse sarebbe stato meglio prendere due giocatori da 25 milioni di euro, piuttosto che tante alternative di medio valore. Alla Juventus i campioni sono pochi, Del Piero, Buffon, Pirlo: Conte avrà molto da fare”.

TOTTI – “Ci sta che gli americani vogliano cambiare linea e volti e obiettivi. Totti d’altronde è il simbolo della Roma dell’era Sensi. Certo è un taglio pesantissimo, che può portare più dolori che benefici. Ma se si vuole dare una nuova immagine del club bisogna toccare proprio i punti chiave della vecchia gestione”.

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