INTER, RESTA IL PROBLEMA SNEIJDER / ROMA – A questo punto, visto il nuovo modulo ed il conseguente mercato in entrata dell’Inter, i tifosi nerazzurri continuano a chiedersi: non sarebbe stato meglio che a partire fosse stato Sneijder anzichè Eto’o? Tutti però in casa Inter smentiscono, da Moratti a Gasperini, ed anzi rilanciano, consapevoli delle sue qualità: l’olandese sarà grande protagonista quest’anno. Certamente con lui la squadra avrà un livello tecnico superiore, ma dove giocherà? E’ un pò questo il grande punto interrogativo che abita tra gli addetti ai lavori e non solo, ma probabilmente anche nella testa dello stesso Sneijder. Lui intanto si dice lusingato dall’interesse estivo del Manchester United e forse, sotto sotto, leggermente dispiaciuto per un affare che alla fine non si è fatto.
Ma andiamo con ordine. In che posizione schiererà l’olandese il tecnico dell’Inter? resta la convinzione che davanti saranno sempre in tre. Se Gasperini dovesse scegliere il trequartista allora non ci sarebbero problemi, ma questa al momento pare l’ipotesi meno probabile. Con il suo amato 3-4-3 in avanti adesso lo spazio inizia a farsi stretto. Pazzini o Milito come prima punta. Zarate e Forlan ai lati, con Alvarez in rampa di lancio. Vedere Sneijder in una di quelle posizioni sembra difficile, soprattuto perchè vorrebbe dire rilegare in panchina uno dei nuovi arrivati. La stagione però è lunga e le emergenze possono sempre esserci. Per questo non sarebbe neanche da buttare un attacco a tre con Zarate e Sneijder dietro ad una prima punta, Forlan compreso. La soluzione più percorribile resta dunque quella del centrocampo. Con la mediana a quattro, in linea, fare il centrale puro, anche se coperto da Cambiasso risulterebbe difficile oltre che pericoloso difensivamente parlando. Il ruolo di playmaker basso non gli si addice e questo lo sanno tutti da quelle parti. Lui è uno che fa male sotto porta, in zona ultimo passaggio. Con un 4-3-3 leggermente meglio: Cambiasso o Thiago Motta nel mezzo con Zanetti e l’olandese, a fare gioco, dalle parti. Anche in questo caso verrebbe decisamente snaturato ma dopo tutto in campo si va in 11. Adesso viene il bello, almeno per Gasperini.